Sta per scattare la "caccia" all'orsa M49 in Trentino Alto Adige. L'appello degli animalisti: «Non fatelo»

Sta per scattare la "caccia" all'orsa M49 in Trentino Alto Adige
No alla cattura dell'orsa M49 in Trentino Alto Adige. Le associazioni Enpa, Lac, Lav in una nota congiunta fanno appello al ministro all'Ambiente Sergio Costa proprio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
No alla cattura dell'orsa M49 in Trentino Alto Adige. Le associazioni Enpa, Lac, Lav in una nota congiunta fanno appello al ministro all'Ambiente Sergio Costa proprio perché l'orsa non venga catturata anche perché sarebbe a rischio la vita stessa del plantigrado.


L'ORDINANZA DI CATTURA DELL'ORSA M49
Il presidente ha dato mandato di predisporre l'ordinanza: «Esiste un reale problema di ordine pubblico e non abbiamo risposte dal ministro Costa. Agiamo da soli». Un appello lanciato all'indomani della decisione del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, preparare l'ordinanza di cattura dell'orsa M49.

L'APPELLO DEGLI ANIMALISTI
«Chiediamo al Ministro Costa di adoperarsi per evitare una cattura ingiusta, non rispettosa dei principi contenuti nel Piano di azione interregionale per la conservazione dell'orso, - scrivono Enpa, Lac e Lav - e che rappresenterebbe un ennesimo caso di "mala gestione" degli orsi. Né possiamo dimenticare che proprio a causa dei tentativi di cattura sono morti animali divenuti un simbolo come Daniza». «Gli orsi sono particolarmente protetti dalla legge italiana numero 157/92; non sono un bene che appartiene al Trentino, ma un patrimonio indisponibile dello Stato e dunque di tutti i cittadini. - continuano le associazioni - Gli italiani sono sgomenti di fronte a quanto sta accadendo, soprattutto davanti all'atteggiamento di chiusura e arroganza dimostrata dalla Provincia, con la complicità di chi fomenta odio e allarmismo ingiustificato». 

«Mancano le condizioni per procedere ad una cattura, che deve essere sempre subordinata alla soddisfazione di ogni aspetto del Pacobace (Piano interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro-orientali), - spiegano Enpa, Lac e Lav - dall'applicazione a tappeto delle misure di prevenzione (l'irrinunciabile presenza degli allevatori stessi durante il pascolo, i ricoveri notturni, l'ausilio di cani ben educati allo scopo) alla formazione ed informazione di cittadini e allevatori, elementi assolutamente prioritari previsti dal piano stesso». «Invece, il Rapporto grandi carnivori non è stato presentato, non sono stati più praticati gli importanti incontri di formazione e informazione con gli abitanti di valli e paesi, intrapresi dalla giunta precedente, - proseguono le associazioni a difesa degli animali - e non è stato dato alcun seguito alla "Regional Platform on People and Large Carnivores", progetto europeo di sostegno alla convivenza tra cittadini e grandi carnivori».


«Il ministro dell'Ambiente è il più autorevole rappresentante dello Stato in materia di tutela della fauna selvatica e a lui chiediamo di fermare questa cattura, anche in via precauzionale, perché violerebbe importanti prescrizioni contenute nel Pacobace. Gli chiediamo di non condannare alla prigionia a vita M49 - orso classificato da Ispra come non pericoloso», concludono le tre associazioni.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino