L'orso Francesco torna all'attacco a Sauris: soppressa un'asina, ferito il suo puledro

L'orso Francesco in una foto d'archivio
Di nuovo lui, come pochi giorni fa. Ancora una vittima tra il bestiame. Sempre l’orso Francesco, che sabato 20 luglio è tornato a colpire in Carnia, precisamente a...

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Di nuovo lui, come pochi giorni fa. Ancora una vittima tra il bestiame. Sempre l’orso Francesco, che sabato 20 luglio è tornato a colpire in Carnia, precisamente a Sauris. Si tratta del secondo attacco da parte dell’animale selvatico nelle ultime settimane e ora cresce la preoccupazione sia tra gli allevatori che tra la popolazione. 


I FATTI


L’aggressione da parte dell’orso, i cui movimenti sono costantemente monitorati anche dall’Università di Udine (si conoscono quindi con relativa precisione i suoi spostamenti e la sua localizzazione) è avvenuta sabato a Malga Novarzutta. Siamo a Sauris, stesso luogo del precedente attacco. A subire le conseguenze dell’azione dell’animale, sempre l’allevatore Maurizio Fuchs, che già dieci giorni fa aveva perso un asino a causa dell’istinto predatorio dell’orso Francesco. 
Questa volta l’orso è tornato in Carnia ed ha attaccato un’asina con a fianco il suo piccolo puledro. Le ferite riportate dall’asina sono sembrate subito troppo gravi perché potesse essere curata, anche d’urgenza. Si è scelta quindi la dolorosa strada della soppressione. Si prova invece il tutto per tutto per tentare di salvare almeno il puledro. 


IL PRECEDENTE


L’orso aveva aggredito un altro asino proprio nel paese della Carnia. Alle ore 18 circa del 15 luglio scorso la sala operativa del comando vigili del fuoco di Udine aveva ricevuto una richiesta di intervento da parte di un allevatore che chiedeva aiuto per recuperare un asino di sua proprietà aggredito da un orso, ma ancora in vita e relativamente in discrete condizioni. Era stato attivato il personale Saf (Speleo Alpino Fluviale) del distaccamento di Tolmezzo ma vista la chiusura di una via di comunicazione per raggiungere il luogo indicato e l’impossibilità, da parte delle squadre di terra, di raggiungere l’animale prima dell’imbrunire era stato fatto giungere Drago 149, l’elicottero del Reparto volo dei Vigili del fuoco di Venezia. 


L’animale sarebbe morto poche ore dopo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino