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TRENTO - È stato approvato il disegno di legge che fissa il numero di orsi pericolosi o problematici che possono essere soppressi ogni anno in Trentino. Dopo un'intera giornata di lavori, il testo ha ricevuto il via libera nella serata di lunedì 4 marzo con 19 voti a favore, 11 astenuti e 2 voti contrari della consigliera di Alleanza verdi e sinistra Lucia Coppola e del consigliere di Onda Filippo Degasperi. Sul disegno di legge pesavano circa 200 ordini del giorno presentati dalle opposizioni, la maggioranza dei quali di natura ostruzionistica. "Credo che questo disegno di legge sia l'ennesima opportunità per avvicinare le valli alla città", ha spiegato l'assessore provinciale Roberto Failoni, promotore dell'iniziativa legislativa, che modifica una legge provinciale del 2018.
Oltre al malcontento delle opposizioni, fuori dal Consiglio provinciale è andata in scena una protesta animalista organizzata dalla campagna Stop Casteller.
Con l'approvazione del ddl, sono passati anche due emendamenti proposti dal consigliere Degasperi. Mentre il primo prevede l'istituzione di un Tavolo sui grandi carnivori, i cui membri saranno scelti dalla Giunta provinciale, e che avrà un mandato di cinque anni, il secondo stabilisce che gli abbattimenti possano essere operati solo dal personale del Corpo forestale della Provincia di Trento. Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo animalista. La Lav chiede che Bruxelles apra "una procedura di infrazione contro la Provincia di Trento e il Governo nazionale succube di Fugatti", l'Oipa annuncia una battaglia legale in tutte le sedi possibili, mentre l'Enpa domanda alla premier Giorgia Meloni di impugnare la legge trentina davanti alla Corte costituzionale. Wwf Italia definisce la scelta della Giunta Fugatti una "decisione demagogica" e una "facile scorciatoia".
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