«Ma perché l’hanno uccisa? Non dovevano. La dovevano portare via e basta. Catturarla, sedarla e lasciarla in vita. Ma abbatterla no, proprio no». Lo dice...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Intanto dopo il boicottaggio lanciato dagli animalisti contro il Trentino Alto Adige sarebbero già una trentina le disdette di prenotazioni di case vacanza e alberghi per il periodo del post ferragosto, per un totale di circa un centinaio di turisti tra italiani, russi e francesi che hanno deciso di non passare le vacanze in Trentino, e specificatamente nella provincia di Trento, dopo l’uccisione dell’orsa KJ2. Lo segnala Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente). «Le segnalazioni di disdette immediate, ma sopratutto di persone che hanno deciso di cambiare località sciistica per il prossimo inverno, sono molte e ci arrivano alla media di tre o quattro ogni ora - dichiara Lorenzo Croce, presidente Aidaa - pensiamo che il boicottaggio reale sia la prima iniziativa, ma chiederemo all’Europa e al Governo di condannare ufficialmente questo assurdo e inutile omicidio dell’orso».
Per il sindacato di Polizia Coisp ora ci potrebbero essere rischi per l’ordine pubblico. Intanto il Movimento animalista ha presentato un esposto alla magistratura che sarà invitata anche a considerare la «cattiva gestione» del progetto di ripopolamento degli orsi da parte della Provincia autonoma di Trento. Lo sottolinea la deputata di Fi e presidente del Movimento Animalista, Vittoria Michela Brambilla.
Anche il Wwf è pronto a passare alle vie legali: «Valuteremo tutte le possibilità per andare in fondo a questa vicenda e mettere in luce le responsabilità. Noi siamo per la collaborazione con gli enti locali, ma non se l’ente in questione si sveglia la mattina e decide di uccidere l’animale, tirando per la giacchetta le norme previste dal Piano di Azione», ha detto Marco Galaverni, responsabile Specie e Habitat del Wwf. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino