I 5 figli di Manuel e Chiara rimasti orfani non saranno divisi: saranno affidati alla nonna

Manuel Cari e Chiara Materassi
FONTANAFREDDA - A fine marzo la tragedia che ha toccato il cuore di tutti: Manuel Cari e Chiara Materassi, 29 e 24 anni, sono morti in un incidente stradale lasciando orfani...

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FONTANAFREDDA - A fine marzo la tragedia che ha toccato il cuore di tutti: Manuel Cari e Chiara Materassi, 29 e 24 anni, sono morti in un incidente stradale lasciando orfani cinque bambini tra gli otto mesi e otto anni. La catena di solidarietà è stata immensa, restava però un nodo importante da sciogliere. A chi affidare i piccoli? L’8 settembre sarà una giornata importante, perché davanti al giudice giureranno la tutrice e la protutrice dei piccoli. «Ma la cosa più importante - afferma l’avvocato Maurizio Mazzarella - è che i piccoli non verranno allontanati dal nucleo familiare in cui sono cresciuti». Il giudice Francesco Tonon ha infatti nominato tutrice la nonna paterna, Barbara Braidich, e protutrice l’attuale curatrice speciale, l’avvocato Valentina Arcidiacono. In tutti questi mesi le istituzioni sono state molto vicine alla famiglia, in particolare l’amministrazione comunale di Fontanafredda, dove Manuel e Chiara abitavano. «Devo ringraziare il sindaco - spiega Mazzarella - che si è adoperato affinché i bambini restassero con la famiglia d’origine, ma anche la sensibilità dimostrata dal giudice e dagli assistenti sociali che gli hanno fornito tutte le informazioni che gli hanno permesso di decidere nel modo più giusto».

LA FAMIGLIA

Il timore della famiglia Cari è che i piccoli potessero essere divisi. La nonna ha 52 anni, si è sempre presa cura dei nipoti che ogni giorno frequentavano la sua abitazione di San Foca e dove sono stati accolti dopo la tragedia. «Sono cresciuti con noi - era stato l’appello del nonno - Non devono portarli via, non devono dividerli». Dopo tanto dolore, la decisione del giudice fa tirare un sospiro di sollievo a nonni e zii che si stanno prendendo cura dei bambini.

LE INDAGINI

Gli accertamenti disposti dalla Procura per ricostruire l’incidente stradale non sono ancora conclusi. Soltanto il perito a cui si è affidata la Procura per ricostruire la dinamica, l’ingegner Pierluigi Zamuner, ha depositato le sue conclusioni. L’incidente - secondo quando accertato dall’esperto - si sarebbe verificato a causa di una invasione di corsia da parte di Manuel Cari, che stava percorrendo la ex provinciale 53 che collega San Quirino a Vivaro alla guida di una Chrysler Voyager, accanto a lui la madre dei suoi figli. Il 29enne ha improvvisamente invaso la corsia di marcia opposta andando a schiantarsi con un camion. «È stato accertato - spiega l’avvocato Alessandro Spreafico, che tutela l’autista Gianmarco Fracassi di Fontanafredda - che il mio assistito ha fatto il possibile per evitare l’impatto. Siamo in attesa che la Procura archivi la sua posizione». Fragassi ha frenato e ha sterzato alla destra per evitare l’impatto, che è avvenuto a cavallo dello fosso che costeggia la strada. Il sostituto procuratore Marco Faion è in attesa di valutare l’esito dell’autopsia affidata al medico legale Lucio Bomben e la perizia informatica su telefono e computer delle vittime, della quale si sta occupando il perito informatico Mauro Trentin.

 

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Il Gazzettino