Green pass e mascherine all'aperto a Venezia, scatta l'ordinanza che estende l'obbligo

VENEZIA Mascherine obbligatorie anche all'aperto
VENEZIA - L’obbligo di Green pass si estende. A stabilirlo è stato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che ieri con un’ordinanza ha allargato...

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VENEZIA - L’obbligo di Green pass si estende. A stabilirlo è stato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che ieri con un’ordinanza ha allargato l’imposizione anche a pontili dei vaporetti, aree della “movida” e zone limitrofe (Fondamenta della Misericordia, Santa Margherita, campo Bella Vienna Riviera XX settembre, piazzale Donatori di sangue), aree ad alta densità (Rialto, San Marco, piazza Ferretto, mercato del Lido, di Mestre e di Marghera). Obbligo di mascherina quindi in vigore in “ogni occasione di tempo e di luogo in cui non sia possibile rispettare la distanza interpersonale”.

Il provvedimento che obbliga a indossare la mascherina partirà già da oggi per quel che riguarda proprio le aree più a rischio, cioè quelle frequentate dai giovani. Mentre l’obbligatorietà di Green pass si attiverà il 6 dicembre. La decisione fa seguito al vertice in Prefettura, che già aveva scelto di adottare provvedimenti più stringenti in occasione della festa della Madonna della Salute. Un test che resterà in vigore fino al 15 gennaio. Per questi motivi, chi si troverà a frequentare posti a elevato tasso di affollamento dovrà indossare correttamente la mascherina e mantenere le distanze interpersonali, fatto salvo però i plateatici dei locali dove gli avventori potranno continuare con l’esenzione.

Uno dei nodi più discussi degli ultimi giorni è quello del controllo. Se sui trasporti si apre un discorso a sé, la verifica sul possesso della certificazione verde potrà esser effettuata a campione non più solo negli imbarcaderi, ma anche nei pontili di ingresso. Un modo voluto dall’ordinanza per andare incontro alle indicazioni fornite dalla Prefettura, che potrà disporre così controlli grazie alla presenza delle varie forze dell’ordine. Quanto siglato dall’amministrazione comunale prevede anche la specificazione sul tipo di mascherina che sarà usata: «È fatto obbligo di indossare le mascherine chirurgiche o di comunità, ovvero mascherine monouso lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso, con esclusione di dispositivi con filtro».

Allo stesso modo, l’ordinanza prevede anche alcune eccezioni, soprattutto per i più piccoli: «Non si applica ai bambini di età inferiore ai sei anni e per chi ha forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. Gli operatori commerciali dovranno altresì, oltre ad indossare essi stessi la mascherina, mettere a disposizione dei clienti prodotti igienizzanti per le mani, in particolare accanto ai sistemi di pagamento». Al fine di garantire la pubblica sicurezza si tiene conto nel dispositivo della possibilità di istituire sensi unici, soprattutto a Venezia. Nel caso in cui si renda necessario: «Nel corso dei predetti eventi in particolare potrebbero crearsi situazioni occasionali, anche improvvise, in cui il distanziamento di almeno un metro previsto dalle norme potrebbe non essere garantito tenuto conto che in particolare è previsto che ci siano migliaia di pedoni in movimento, tanto da prevedere - all’occorrenza - sensi unici pedonali nelle aree limitrofe».

A invitare l’amministrazione comunale ad agire in questo senso, fanno sapere dal Comune, è stata proprio la situazione della pandemia attuale: «Il provvedimento nasce dopo aver preso atto che “è in corso un aumento progressivo dei contagi da virus Covid-19, come confermato dai monitoraggi giornalieri dell’Ulss 3 Serenissima».

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Il Gazzettino