«Nuove opere anti-alluvione sul Padola; in Comelico già spesi quasi 40 milioni di euro»

Il torrente Padola
COMELICO SUPERIORE - Altri importanti interventi, sotto la regia della Regione Veneto, per il Padola. All’interno della programmazione regionale ordinaria del piano di...

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COMELICO SUPERIORE - Altri importanti interventi, sotto la regia della Regione Veneto, per il Padola. All’interno della programmazione regionale ordinaria del piano di opere pubbliche, sono infatti state avviate le procedure d’appalto di nuovi lavori, la cui priorità è stata individuata sulla base della pericolosità in caso insufficienze idrauliche e per i quali vengono messi a disposizione 700mila euro. E con questi, complessivamente, tra cantieri ordinari e Vaia, in Comelico sono stati investiti, negli ultimi anni, quasi 40 milioni di euro. 


«Dopo che la Commissione tecnica regionale, nelle scorse settimane, ha approvato il progetto esecutivo dedicato a una serie di interventi di sistemazione per il ripristino della funzionalità idraulica del torrente Padola – spiega l’assessore al dissesto idrogeologico, Gianpaolo Bottacin – i nostri uffici del Genio Civile hanno immediatamente avviato le procedure per l’affidamento dei lavori, il cui inizio dovrebbe avvenire entro la primavera». Questa nuova operazione sull’importante affluente del Piave segue la serie di opere, sempre sugli argini, eseguite dai Servizi forestali regionali e completate la scorsa estate. 
«Si tratta di un lavoro per il quale mettiamo a disposizione ulteriori 700mila euro, che si sommano ai 400mila già investiti nel 2021 – dettaglia l’assessore – e che serviranno per le opere di sistemazione di alcune sponde, con scogliere in massi, e punti d’alveo appositamente scelti dopo un approfondito studio idraulico generale». I lavori individuati sono quattro. Da monte verso valle, riguarderanno la sistemazione dell’alveo a valle del ponte su via Valgrande; il rifacimento di un tratto di 100 metri di sponda sinistra a valle della confluenza con l’affluente Risena; il rifacimento di un tratto di 145 metri di sponda sinistra nei pressi del centro di raccolta differenziata; la demolizione di un masso pericolante nella gola sotto Dosoledo. A questi si aggiunge la sistemazione di una briglia in località Lacuna, nel territorio comunale di San Nicolò. 
«Le scelte sono state compiute a seguito dei risultati determinati da una precisa modellazione matematica – prosegue Bottacin – nella quale erano stati dimensionati vari interventi necessari alla messa in sicurezza dell’alveo e successivamente sono state individuate le priorità sulla base della pericolosità in caso di possibili insufficienze idrauliche». I cantieri, condizioni meteo e imprevisti permettendo, saranno completati in centottanta giorni dal loro avvio. «Ancora una volta sono interventi puntuali – aggiunge l’assessore – attraverso cui aumentiamo la sicurezza di cittadini e la resilienza territoriale nell’ambito di un piano in cui investiamo costantemente nuove e importanti risorse».

Nel frattempo, in Comelico, continueranno i progetti successivi alla tempesta del 2018. «Abbiamo tanti cantieri in campo – conclude l’esponente della giunta di Luca Zaia –. Quelli post Vaia rappresentano certamente una fetta importante, ma in parallelo programmiamo e progettiamo anche ulteriori opere nell’ordinario. I prossimi lungo il Padola ne sono un esempio: una serie di piccoli ma preziosi interventi di cui abbiamo finanziato la progettazione nel 2021 e che, con i fondi del bilancio regionale di quest’anno, cantierizziamo».
 

 

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Il Gazzettino