Ricambi smartphone, laboratorio bengalese con telefonini taroccati

Ricambi smartphone, laboratorio bengalese con telefonini taroccati
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VENEZIA - I carabinieri di Venezia hanno individuato a Mestre un magazzino, gestito da un cittadino del Bangladesh, perfettamente attrezzato, con tanto di laboratorio sul retro, per l'acquisizione sul mercato illegale di componenti di elettronica contraffatta per assemblare smartphone di ultima generazione, delle marche più note, completamente fasulli. Nel magazzino l'Arma ha rinvenuto telefonini già assemblati o da assemblare e centinaia di parti di ricambio, come schede di memoria, display marchiati, dorsi, tutti riproducenti note marche, ma contraffatti.




I prodotti erano in parte pronti per la vendita, a prezzi di mercato ribassati rispetto agli originali, e in parte stoccati nel laboratorio sul retro, dove vi era l'attrezzatura per l'assemblaggio e decine di scatole, ciascuna contenente la singola tipologia di prodotto, distinti per marca e modello. Il telefonino 'craccato' veniva poi messo in vendita tra quelli originali e a prezzi allettanti, per un giro d'affari di migliaia di euro.



Complessivamente sono stati trovati oltre 400 pezzi contraffatti, assemblati e da assemblare, delle marche più famose e diffuse, per un valore commerciale stimato di una decina di migliaia di euro. Tutto posto sotto sequestro, mentre è scattata la denuncia nei confronti del titolare del negozio.
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Il Gazzettino