Operatrice sanitaria no vax sospesa dalla casa di riposo

Villa Belvedere
CROCETTA - La casa di riposo aveva sospeso l’operatrice no-vax. Il medico che segue la struttura l’aveva dichiarata non idonea a stare accanto agli anziani...

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CROCETTA - La casa di riposo aveva sospeso l’operatrice no-vax. Il medico che segue la struttura l’aveva dichiarata non idonea a stare accanto agli anziani proprio per la scelta di non vaccinarsi contro il coronavirus, senza un valido motivo. Ma lei non si è fermata. Ha fatto ricorso al collegio dello Spisal dell’Usl della Marca. E adesso quest’ultimo ha formalmente revocato il giudizio espresso dal primo medico, rinviandola a un’altra visita con lo stesso dottore. È quanto accaduto nel centro per anziani Villa Belvedere di Crocetta del Montello. La questione è più che mai spinosa. E ora torna nelle mani della casa di riposo. Nel frattempo, comunque, l’operatrice sociosanitaria non rientrerà al lavoro. La struttura ha deciso di prolungare la sospensione in via precauzionale fino alla prossima visita, in modo da ridurre il rischio di contagi. 


IL CONTRASTO
Resta il fatto che le conclusioni del medico del lavoro che valuta l’idoneità del personale e quelle del collegio dello Spisal sembrano più che mai in contrasto. E questo nella casa di riposo di Crocetta è stato vissuto come un corto circuito. «La posizione di Villa Belvedere sarà quella che verrà formalmente espressa dall’autorità sanitaria – spiega il presidente Marco Tappari – ovviamente non stanno a noi queste valutazioni di tipo medico-sanitario. Applicheremo quanto verrà deciso. L’importante è che ci sia un’indicazione sanitaria chiara. Poi ovviamente ognuno si assumerà le proprie responsabilità».


DOPPIO RIFIUTO
Il medico competente di Villa Belvedere aveva visitato l’operatrice una prima volta lo scorso 12 marzo. Qui la signora aveva confermato la sua scelta di non vaccinarsi contro il coronavirus. Anche alla luce dell’andamento dell’epidemia, all’epoca non ancora in una fase di rallentamento come quella attuale, il medico l’aveva dichiarata come temporaneamente non idonea a lavorare con gli anziani. L’operatrice è stata poi rivista in aprile, a quel punto dopo l’entrata in vigore del decreto che ha introdotto l’obbligatorietà della vaccinazione anti-Covid per il personale sanitario, pena la sospensione e il relativo taglio dello stipendio. E in questa sede è stata confermata la non idoneità e di conseguenza la sospensione. Tutto a posto? Non ancora. Dopo l’immediato ricorso della donna, lo Spisal ha revocato proprio questo giudizio. Il servizio dell’Usl ha chiesto al medico di rivalutare l’operatrice prendendo in considerazione solo l’idoneità alla sua specifica mansione. Lo stesso Spisal, di contro, ha aperto alla possibilità che la signora venga assegnata a un’altra mansione. Ma nella casa di riposo di Crocetta, come in molte altre, non ci sono i margini per dedicare completamente una persona ad attività diverse rispetto a quelle a stretto contatto con gli anziani. E il corto circuito è servito. Ora si attende una decisione definitiva.


OSPITE CONTAGIATO


Proprio ieri, tra l’altro, è emersa la positività al Covid di un anziano di Villa Belvedere che aveva già portato a termine la profilassi vaccinale. Si tratta di una positività a bassa carica. L’ospite, asintomatico, è stato isolato nel reparto Covid in via precauzionale.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino