Salvata dopo un intervento durato sei ore: un sarcoma la stava uccidendo

Tolto un sacroma dopo un intervento di sei ore
PORDENONE -  Eccezionale intervento chirurgico eseguito all’ospedale di Pordenone. L’intervento è stato fatto su un paziente 70enne, affetto da una rara...

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PORDENONE -  Eccezionale intervento chirurgico eseguito all’ospedale di Pordenone. L’intervento è stato fatto su un paziente 70enne, affetto da una rara forma di sarcoma, che è un tumore che colpisce le strutture muscolari o fibroconnettivali, localizzato però in una sede molto profonda attiguo al più grande vaso sanguigno venoso del nostro corpo. Il tumore, peraltro, interessava lo sbocco di entrambe le vene renali, rischiando quindi di compromettere le funzioni escretrici della paziente costringendola alla dialisi. Per eseguire il complesso intervento il paziente, residente in Lombardia, si era rivolto a più centri ospedalieri, per giungere poi all’osservazione della Chirurgia Generale di Pordenone. 


 

LA CARTELLA
L’intera documentazione clinica, al fine di pianificare la migliore strategia operatoria, è stata studiata da un team multidisciplinare di specialisti della Chirurgia Generale, dell’Urologia e della Chirurgia Vascolare. Definita, quindi, l’indicazione chirurgica, è stato coinvolto il dottor Pellis Direttore della SC di Anestesia e Rianimazione che ha collaborato al successo di un così complesso e delicato intervento. Il trattamento chirurgico è stato eseguito da una equipe multidisciplinare, interamente di Asfo, condotta dal Dott. Paolo Ubiali, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale, dal Dott. Oliviero Lenardon, Direttore della SC di Urologia, dalla Dr.ssa Irene Morelli Direttore della Chirurgia Vascolare, dal Dott. Tommaso Pellis e dal suo staff. 
 

SEI ORE
La procedura è durata ben oltre 6 ore, senza alcuna complicanza intraoperatoria. Si è trattato di asportare la massa adesa a fegato, pancreas e duodeno, e a un lungo tratto della vena cava stessa, comprendendo il rene sinistro invaso dalla neoplasia e un tratto della vena renale destra. Importante è stato il contributo dei Chirurghi Vascolari che hanno impiantato una nuova vena cava fornita dalla Banca degli Organi di Padova nel paziente, in sostituzione di quella originale e collegando contemporaneamente il rene destro alla stessa, così da mantenere una adeguata funzione renale. 
Il postoperatorio è avvenuto nelle prime 48 ore in Rianimazione, e senza particolari problematiche, con una graduale e completa ripresa della funzione renale. Il progressivo calo dell’emoglobina nel sangue è stato gestito con supporti medici e nutrizionali. Dopo alcuni giorni è stato eseguito un controllo della nuova vena cava inferiore, che è risultata del tutto regolare e funzionante. 
LE DIMISSIONI


Il paziente è stato dimesso dopo circa 20 giorni in buone condizioni ed è ritornato direttamente a domicilio in Lombardia, ringraziando per iscritto tutto il personale medico ed infermieristico dell’Ospedale di Pordenone per l’ottima organizzazione fornita dall’Azienda Sanitaria. Si è trattato, in conclusione, di un intervento di eccezionale complessità per una patologia rara e maligna. La presenza contemporanea di una equipe multispecialistica, che ha operato con una forte integrazione interprofessionale, si è rivelata la chiave di volta per risolvere con successo il complesso caso clinico a conferma che l’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale vanta una struttura ospedaliera di altissimo livello, che in collaborazione con il CRO di Aviano, è capace di effettuare importanti trattamenti chirurgici oncologici che richiamano, tra l’altro, anche pazienti da fuori Regione.

 

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Il Gazzettino