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SACILE - Fare la pipì all'aperto: contro un muro, per la pubblica via, in un vicolo appena un po' più buio, oppure nel giardino altrui dopo che si è bevuto troppo un sabato sera. Non c'è nulla da fare: i costumi cambieranno pure, ma la pipì fuori dal vaso resta una cosa che dà fastidio a molti. A Sacile lo scatto di uno smartphone ieri mattina ha colto in flagrante un addetto di Ambiente Servizi. Come si intuisce dall'immagine e denuncia la residente autrice della foto, il poveretto l'ha fatta a lato della strada e il giubbotto di un giallo sgargiante certo non lo ha aiutato a passare inosservato. La signora che si è vista lordare il parcheggio non ha affatto gradito e la fotografia è finita su Facebook con le sue giuste lamentele. Qualche annetto fa a Trieste, più di recente a Venezia, si sono viste agguerrite campagne contro il malcostume di urinare lungo la via, con sindaci che hanno usato anche la mano pesante, basti ricordare le maxi multe da 500 euro comminate proprio nel capoluogo giuliano, dove il fenomeno era divenuto ormai una piaga. Pensare che fino a qualche decennio fa la pipì a bordo strada era prassi comune. Oggi a lamentarsi sono spesso coloro che abitano vicino ai locali che tengono aperto fino a tardi e dove, una volta usciti, giovani avventori barcollanti la fanno un po' dove capita, mal guidati da una testa annebbiata dall'alcol. L'episodio sacilese, avvenuto durante la raccolta della carta, appare invece più come un disguido, un'impellenza che ha colto di sorpresa l'addetto della società che si occupa della raccolta dei rifiuti. Forse, se solo il giubbotto fosse stato di un colore più discreto, magari l'uomo si sarebbe confuso con il canneto davanti al quale ha espletato i suoi urgenti bisogni. Tant'è che l'autrice del post non ha mancato di segnalare che non lontano da li c'è pure un bar che certo non manca dei servizi. I commenti in rete sull'episodio si sono divisi tra pochi inorriditi / schifati e i più numerosi filosofi (Quando scappa scappa) / realisti (Ci sono cose ben peggiori di cui preoccuparsi).
Il Gazzettino