Onda Communication. Frode fiscale, chiesti due anni per il presidente degli industriali

Onda Communication. Frode fiscale, chiesti due anni per il presidente degli industriali
PORDENONE - È difficile, per la Procura di Pordenone, immaginare che l'attuale presidente degli industriali Michelangelo Agrusti non sapesse che cosa succedeva nella...

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PORDENONE - È difficile, per la Procura di Pordenone, immaginare che l'attuale presidente degli industriali Michelangelo Agrusti non sapesse che cosa succedeva nella sua Onda Communication Spa, società di telefonia che ha fondato e di cui era il presidente. Ieri il pm Monica Carraturo ha tirato le somme del processo sulla presunta frode fiscale, un processo che ha ereditato in corso d'opera dall'allora pm Annita Sorti e ha seguito soltanto nelle fasi finali. Nella sua requisitoria ha fatto una distinzione netta tra i vertici della società e chi non aveva consapevolezza delle operazioni sospette. Ha chiesto due anni di reclusione, con riconoscimento delle attenuanti generiche e pena sospesa, per Agrusti in qualità di presidente, Giuseppe D'Anna in qualità di amministratore delegato, Renato Tomasini come direttore commerciale e Giuseppe Zacchigna come addetto all'ufficio vendite. Ha riconosciuto l'estraneità di Sergio Vicari (socio-amministratore di fatto), Giorgio Costacurta (consigliere e socio amministratore) e l'impiegata dall'ufficio acquisti Paola Piva. Per queste tre posizioni ha chiesto l'assoluzione per non aver commesso il fatto.


È stata poi chiesta la confisca per equivalente di 4 milioni 940mila euro, somma indicata nel sequestro disposto a suo tempo dal gip. Alla Procura si è accodata l'Agenzia delle entrare, che si era costituita parte civile con l'avvocato Lorenzo Capaldo. Ha chiesto il riconoscimento di danni patrimoniali e non patrimoniali da quantificare in sede civile, oltre a una provvisionale immediatamente esecutiva di 250 mila euro...
 
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Il Gazzettino