CASTELFRANCO - Nato nello stesso giorno, nello stesso anno e nella stessa città di un criminale: l'omonimia (i due non si conoscevano) ha finito per trasformare in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IMPRONTE DIGITALI
Nel database del Ministero c'erano le impronte dello stupratore. Il giudice ha così convocato il 45enne in Tribunale e ha ordinato ai carabinieri di prendergli le impronte digitali. Così la verità è venuta a galla. Le impronte digitali non avevano niente in comune e, nei fatti, scagionarono il falegname. Ero solo omonimo dello stupratore. Tutto finito? Per nulla. L'Agenzia delle entrate sembrava ignorare lo scambio di persona. Nella banca dati con quel nome, quell'età anagrafica e codice fiscale c'è una sola persona. «Per tredici mesi tutte le spiegazioni sono state ignorate. L'omonimo - spiegò l'avvocato Miotti - non c'è nella vostra banca dati perché è clandestino». Parole al vento. Come le richieste di documenti per dimostrare l'errore. A quel punto l'aiuto insperato. «Fate sapere ai miei vertici - suggerì un esattore - che informerete giornali, tv e le Iene»...
Il Gazzettino