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ZOPPOLA - Bocche cucite e indagini che proseguono in maniera serrata a Udine, alla ricerca del o dei colpevoli dell’omicidio di Luca Tisi, il 58enne trovato morto nella galleria dell’ex cinema Capitol, in piazzale Osoppo, lo scorso sabato 15 aprile. Non è stata eseguita ancora l’autopsia sul corpo del senzatetto originario di Castions di Zoppola, in provincia di Pordenone, ma la prima relazione del medico legale Carlo Moreschi che ha ispezionato il cadavere dell’uomo non lascia dubbi sull’efferatezza del delitto. All’uomo è stata perforata la scatola cranica con un colpo sferrato con un oggetto contundente. Inoltre, sarebbe stato raggiunto dalle 20 alle 30 coltellate. Non è ancora stato stabilito se il cric rinvenuto nella roggia domenica mattina dai Vigili del fuoco possa essere compatibile con la ferita al capo della vittima. Della lama utilizzata per colpirlo, invece, ancora non si hanno tracce. Parallelamente gli investigatori continuano ad analizzare le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che hanno permesso di individuare un uomo in bicicletta, il quale inforca il ciclo dopo essersi avvicinato alla roggia di viale Volontari (dove è stato rinvenuto proprio il cric e un borsello) e si allontana dalla galleria del palazzo Alpi tra via San Daniele e via Ermes di Colloredo, in un orario compatibile la violenta aggressione ai danni di Tisi.
LA COLLOCAZIONE
Orario che si dovrebbe restringere tra le 4.30 e le 5.30, ovvero il momento in cui una donna che stava rincasando ha scorto il corpo senza vita di Tisi, allertando i soccorsi.
IL PELLEGRINAGGIO
Nella zona di piazzale Osoppo continua anche il via vai di persone che lasciano un pensiero, un biglietto, un ricordo per quel senza tetto che era entrato nel cuore di molti, con i suoi modi gentili. Ci sono fiori e palloncini. Ci sono disegni, lumini, anche un angioletto in vetro, vicino a una piccola scatola di fiammiferi e a un tramezzino che qualcuno ha continuato a portargli come faceva quando era vivo. Chi conosceva Tisi lo ricorda con parole di affetto, come si legge in uno dei biglietti lasciati nella galleria, diventata un po’ casa sua, e dove ha trovato la morte per mano di qualcuno: «A Luca: persona mite, coraggiosa, gentile, silenziosa, dignitosa. Ti ricordiamo con profondo rispetto». Nelle ultime ore i conoscenti hanno anche organizzato una raccolta fondi per l’ultimo saluto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino