Il delirio mistico del matricida 22enne: «Io sono Dio tu sei il male»

La casa del delitto
ROVIGO  - Coltellate vibrate con furore, in una sorta di folle trance. Un delirio mistico che ha visto un 22enne scagliarsi contro la madre, addormentata sulla poltrona del...

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ROVIGO  - Coltellate vibrate con furore, in una sorta di folle trance. Un delirio mistico che ha visto un 22enne scagliarsi contro la madre, addormentata sulla poltrona del soggiorno, brandendo un coltello con il quale l'ha colpita a ripetizione. «Sono Dio, devo eliminare il male» sarebbe la frase che il giovane, un 22enne di origini romene, da tempo a Rovigo insieme ai genitori, ha offerto come spiegazione a sé e agli altri di quanto fatto la notte scorsa.


La donna, Tatiana Lenuta Halapciug, 49 anni, era malata di cancro, in stadio avanzato, e proprio in questo periodo si stava sottoponendo a dei cicli di chemioterapia. Il figlio Bogdan Stefan, 22 anni compiuti lo scorso 21 ottobre, invece, fa da anni i conti con una grave patologia di tipo mentale che tre anni fa lo avevano visto tentare il suicidio, per finire poi ricoverato a Trecenta.
Erano circa le 4 quando la tranquillità di via Pascoli, la strada che corre parallela a via Sichirollo, è stata rotta dal dramma nel dramma che si è consumato in un appartamento al primo piano della palazzina all'incrocio con vicolo Lodovico Ariosto, che al piano terra ospita il Forno Rubiero e il fruttivendolo Da Gianni. Proprio fra le due vetrine si trova, al numero 33, la porta che dà accesso a due appartamenti. Quello dove è avvenuta la tragedia è al primo piano.
 
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Il Gazzettino