Barista uccisa mentre prende il sole al Piave: super perizia per l'assassino

Fabrizio Biscaro
MORIAGO - Disposta una super perizia psichiatrica su Fabrizio Biscaro, il 35enne di Col San Martino che il 23 giugno 2021 uccise con 20 coltellate la 35enne di Pieve di Soligo,...

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MORIAGO - Disposta una super perizia psichiatrica su Fabrizio Biscaro, il 35enne di Col San Martino che il 23 giugno 2021 uccise con 20 coltellate la 35enne di Pieve di Soligo, Elisa Campeol, mentre stava prendendo il sole a Moriago della Battaglia, all'Isola dei Morti. A decidere di effettuare l'accertamento è stata la corte d'assise del tribunale di Treviso, com'era stato richiesto dal pubblico ministero Gabriella cama. Il conferimento dell'incarico si terrà il 16 giugno prossimo, giorno in cui si conosceranno anche i tempi necessari per arrivare a un esito definitivo sulle condizioni psichiche di Biscaro e, di conseguenza, sulla sua imputabilità. Il 35enne è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalle sevizie in quanto alla vittima venne tagliato l'orecchio sinistro che l'omicida si portò appresso presentandosi ai carabinieri per costituirsi.

I PASSAGGI
A invocare la perizia super partes era stato, nel corso della precedente udienza di inizio aprile, il pubblico ministero Gabriella Cama secondo cui non c'è certezza sulle condizioni di salute mentale di Biscaro, che dalla fine del 2021 è ricoverato al Rems di Nogara, in provincia di Verona. «Non c'è una diagnosi univoca sui disturbi di personalità del 35enne che è stato in cura per depressione e ha cercato di togliersi la vita per due volte. È stato definito affetto da disturbi narcisisti con tratti schizoidi - aveva detto il Pm - E il ctu non ha ravvisato vizio di mente, pur in presenza di un disturbo border line della personalità. È emersa la sua pericolosità sociale, il carattere aggressivo, l'assoluta incapacità a esprimere sentimenti, il disprezzo per tutta la razza umana».

LA DIFESA
Ieri in aula sono stati sentiti, tra gli altri, il perito del gip Tullio Franceschini e quello della difesa, lo psichiatra Alberto Kirn, oltre al direttore del Rems di Nogara, Gianfranco Rivellini, così come richiesto dalla difesa rappresentata dall'avvocato Rosa Parenti. Il legale si era opposto alla super perizia sostenendo che una diagnosi definitiva è già stata realizzata dai medici del Rems (disturbo dello spettro psicotico e una forma di schizofrenia). Non solo: pur in presenza della persistenza della pericolosità sociale e pur escludendo un ritorno a casa dell'omicida, per la difesa c'è la possibilità di attenuare la misura di sicurezza dell'ospedale psichiatrico trasferendo Biscaro in una comunità residenziale protetta.



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Il Gazzettino