L'ultimo regalo: quella Citroën comprata per riuscire a riconquistarla

Mennella Maria Archetta
MUSILE DI PIAVE - Dopo aver chiamato i carabinieri di San Donà è sceso in strada e li ha aspettati all'inizio di via Dante, che non ha sbocco, a Musile. La...

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MUSILE DI PIAVE - Dopo aver chiamato i carabinieri di San Donà è sceso in strada e li ha aspettati all'inizio di via Dante, che non ha sbocco, a Musile. La donna era riversa sul letto in un lago di sangue: respirava ancora: due fendenti alla schiena, uno nel costato sotto il seno, vicino al cuore. Colpi profondi, inferti con violenza. Non è chiaro se la 38enne sia stata sorpresa nel sonno o se si fosse appena svegliata per prepararsi e andare al lavoro. Questo è uno dei tanti aspetti che dovranno essere chiariti, insieme alla causa scatenante l'omicidio. «È provatissimo, alterna momenti di lucidità ad altri di massima confusione. Davanti al pm ha ammesso le proprie responsabilità, ma di più non posso dire. Nei prossimi giorni valuterò come impostare la difesa», si limita a dichiarare l'avvocato Maria Isabella Fiorio, che ammette solo che di recente fra i due c'erano stati dei litigi. Di sicuro Mariarca non si era mai rivolta alle forze dell'ordine, per lo meno quelle locali, né mai aveva denunciato l'ex per violenze o aggressioni. Come è altrettanto certo che lui cercasse di riconquistarla. Anche con regali costosi. Come l'auto che aveva acquistato da poco, una utilitaria della Citroën. Così Mariarca non era più costretta a prendere sempre il bus per recarsi al lavoro e poteva essere più indipendente. E in più poteva andarlo a prendere a Jesolo, dopo la mezzanotte, quando finiva il turno. Sembra che sabato sera l'avesse chiamata chiedendole appunto di evitargli di tornare a casa con l'ultima corriera. Ma Mariarca si sarebbe rifiutata: forse per stanchezza, forse perché semplicemente non le andava, forse perché voleva fargli capire una buona volta che anche se lo stava ospitando lei non aveva alcuna intenzione di riallacciare la relazione sentimentale, conclusa oltre un anno fa con la separazione consensuale.
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Il Gazzettino