Omicidio Caruso. Mattia colto di sorpresa: una coltellata dritta al cuore, non si è difeso. Il movente custodito nell'ultima telefonata alla mamma

Mattia colto di sorpresa: una coltellata dritta al cuore, non si è difeso. Il movente custodito nell'ultima telefonata alla mamma
PADOVA - Mattia Caruso, il 30enne ambulante siciliano, da quella coltellata al cuore inferta dalla sua compagna non si è nemmeno difeso. È stato colto di sorpresa...

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PADOVA - Mattia Caruso, il 30enne ambulante siciliano, da quella coltellata al cuore inferta dalla sua compagna non si è nemmeno difeso. È stato colto di sorpresa nel bel mezzo di una delle tante litigate con Valentina Boscaro, 31 anni, la sua dolce metà. L'autopsia eseguita dal medico legale Stefano D'Errico dell'Università di Trieste, ordinata dal pubblico ministero Roberto Piccione titolare delle indagini, non lascia dubbi al riguardo. Mattia non ha alcuna ferita su entrambe le braccia, segno che non ha nemmeno tentato di parare il colpo. Insomma, non se lo sarebbe mai aspettato di essere trafitto al cuore da una coltellata mentre era alla guida della Mercedes Classe A della fidanzata padovana e anche lei di professione ambulante. Un colpo ben assestato che non gli ha dato scampo.

Una sola coltellata nel cuore, violenta

Valentina, secondo gli inquirenti, sapeva perfettamente che sul vano sotto il freno a mano era custodito un coltello. Lo ha afferrato e ha pugnalato Mattia sul petto. Un fendente a freddo e portato con estrema forza tanto da arrivare a trafiggere il cuore. Il 30enne, se pure soccorso in tempi rapidi, con una ferita così grave non ha avuto alcuna possibilità di sopravvivere.
A chiamare l'ambulanza del Suem 118 è stato un automobilista di passaggio, che ha visto Mattia riverso a terra pieno di sangue. All'inizio aveva pensato a un incidente stradale. Adesso agli investigatori mancano i risultati degli esami tossicologici per chiudere il cerchio, ma l'esito non arriverà prima di 90 giorni.

Una relazione fatta di insulti e litigate


Mattia e Valentina si frequentavano da un paio di anni e lui era andato a convivere con lei a Padova nel quartiere di Montà. Tutti i loro amici sapevano di quell'amore difficile, fatto di insulti e di violente litigate. Lei, anche ai carabinieri, ha giurato di essere stata spesso picchiata da Mattia. Ma non risultano denunce di maltrattamenti. Insomma, la coppia aveva molte difficoltà. Gli inquirenti nei prossimi giorni proseguiranno ad ascoltare gli amici di lui e di lei per avere un quadro completo di quel rapporto sentimentale al limite. Valentina è stata descritta da molti come una ragazza molto gelosa.

Il movente del delitto e l'ultima chiamata alla mamma

Ma secondo gli investigatori il movente del delitto è custodito in quella telefonata che Mattia fa alla mamma, poco prima di essere accoltellato. Dopo l'ennesima litigata aveva anche chiamato l'amico albanese, gli aveva chiesto di andarlo a prendere. Forse non voleva più rientrare nella casa di Valentina, difesa dall'avvocato Nicola Guerra del foro di Vicenza, ma poi ha comunque deciso di mettersi al volante della Mercedes Classe A diventata una trappola mortale.

L'ho colpito ma non volevo ucciderlo


I parenti di Mattia, difesi dal legale Francesca Betto, nonostante la confessione della 31enne però non si danno pace. Sono convinti che lei non abbia detto tutta la verità. «C'è ancora qualcosa in sospeso, qualcosa di strano» hanno fatto sapere. A loro quella ragazza non è mai piaciuta. Sperano nella Procura e in un prosieguo delle indagini per andare a fondo sul perchè il loro Mattia è stato ucciso a sangue freddo. Valentina ai carabinieri e poi al Gip Beatrice Bergamasco, per l'interrogatorio di garanzia, ha giurato: «L'ho colpito ma non volevo ucciderlo». Ecco, i parenti di Mattia non le credono sono fermamente convinti della volontà della ragazza di ammazzare. «Nostro figlio non era un violento» hanno ricordato papà e mamma. L'amico albanese di Mattia, Mihail Eftane ha dichiarato: «Tornava a casa con gli occhi pesti perché lei lo picchiava». E ancora: «Lei in passato lo ha minacciato con un paio di forbici. Se c'era qualcuno di violento non era certo lui». Intanto oggi la Procura dovrebbe concedere il nulla osta per la restituzione della salma di Mattia Caruso ai familiari. Il funerale si celebrerà nella frazione della Mandriola ad Albignasego. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino