La mossa della famiglia: «Mauro non poteva essere ammanettato»

La mossa della famiglia: «Mauro non poteva essere ammanettato»
PADOVA - I legali della famiglia Guerra hanno depositato in Procura a Rovigo una memoria con cui chiedono al magistrato titolare dell’inchiesta sulla morte del loro congiunto...

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PADOVA - I legali della famiglia Guerra hanno depositato in Procura a Rovigo una memoria con cui chiedono al magistrato titolare dell’inchiesta sulla morte del loro congiunto di verificare la legittimità dell’intervento dei carabinieri. Il penalista Fabio Pinelli e il collega Alberto Berardi manifestano serie perplessità su due aspetti della controversa vicenda: il provvedimento di natura sanitaria e l’utilizzo delle manette. «Quello alla salute è un diritto costituzionalmente garantito - osserva l’avvocato Pinelli- e ogni valutazione spetta alle autorità competenti. Per un trattamento sanitario assistito occorre rispettare il rigido protocollo».




I legali nominati dalla sorella della vittima evidenziano un altro possibile abuso: l’utilizzo delle manette. «Stupisce - argomenta Pinelli - che si sia arrivati ad ammanettare Mauro Guerra dopo un lungo inseguimento tra i campi. Le manette sono consentite soltanto in flagranza, quando si sorprende qualcuno mentre sta commettendo un reato».





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Il Gazzettino