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NOVENTA PADOVANA - Una folla commossa ha partecipato oggi, 20 febbraio al ricordo del sostituto commissario Rosario "Sasà" Sanarico, morto il 19 febbraio del 2016 nelle gelide acque del Brenta a Noventa Padovana, in un lembo di territorio al confine con i territori veneziani di Stra e Vigonovo. Presente la moglie e i figli dello sfortunato sommozzatore e le più alte autorità civili e militari.
A fare gli onori di casa è stato il sindaco Marcello Bano, circondato dai suoi più stretti collaboratori. Presenti anche il prefetto Raffaele Grassi, il questore Antonio Sbordone, i presidenti dei consigli regionali del Veneto e della Liguria Roberto Ciambetti e Gianmarco Medusei. Presenti anche i sindaci di Stra e Vigonovo e il consigliere Luigi Bisato in rappresentanza della Provincia.
Sanarico morì durante le recerche del corpo di Isabella Noventa, uccisa nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 di cui non si è mai ritrovato il cadavere. Per questo omicidio sono in carcere i fratelli Freddy e Debora Sorgato oltre alla tabaccaia di Camponogara Manuela Cacco. Il questore di Padova Antonio Sbordone ha riferito: «Occorre coesione tra le forze di polizia, le istituzioni e la collettività per un fine ultimo comune che è la sicurezza del territorio. Quello che mi sento di dire che Sanarico come del resto tutti coloro che vestono una divisa sono donne e uomini comuni, che sanno perfettamente che la loro vita è sempre a rischio, ma che hanno nel cuore il bisogno e la voglia di servire lo Stato in nome della sicurezza e del bene comune».
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