PADOVA - Uno dei mandanti dell'omicidio del giudice Rosario Livatino, l'ergastolano Giuseppe Montanti, 64 anni, di Canicattì (Ag), ha usufruito del permesso premio...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Montanti ha ottenuto il permesso anche grazie alla sentenza della Consulta di qualche mese fa sui reati ostativi e i permessi. Nel decreto del magistrato si fa proprio riferimento alla sentenza della Corte di Cassazione del 2020 in cui si afferma «la non necessità della confessione del reato per ottenere il permesso-premio». Il dipartimento della amministrazione Penitenziaria (Dap), con nota del 30 aprile 2019, evidenziava che «non ha mai collaborato» e concludeva «che non si può escludere eventuale ulteriore collegamento con ambienti devianti esterni». Il magistrato di Sorveglianza di Padova ha anche chiesto parere alla Questura di Agrigento che ha messo nero su bianco (il 27 gennaio 2020) come l'organizzazione di Montanti, la Stidda, sia «sul piano organizzativo non del tutto disarticolata e tutt'ora operante nel territorio di Agrigento».
L'uomo venne arrestato dopo la condanna del 1999 e a seguito di un periodo di latitanza ad Acapulco, in Messico.
Il Gazzettino