Il figlio fu ucciso in Brasile, il padre: «Taglia sul killer, vivo o morto»

Andrea Pescia
PADOVA - Il figlio Andrea è stato ucciso nel febbraio del 2006, in Brasile, ma l'assassino, finito prima in carcere e poi in semilibertà, ha fatto perdere le proprie...

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PADOVA - Il figlio Andrea è stato ucciso nel febbraio del 2006, in Brasile, ma l'assassino, finito prima in carcere e poi in semilibertà, ha fatto perdere le proprie tracce. Andrea aveva subito il furto di un computer e nel tentativo di farselo restituire era stato ucciso con alcuni colpi di pistola alla schiena.




Per questo motivo il padovano Bruno Pescia ha messo una taglia di 5mila reais per la cattura ("vivo o morto" specifica nell'annuncio) dell'omicida del figlio ucciso a 32 anni con alcuni colpi di pistola a Fortaleza. Secondo Pescia, il giovane brasiliano condannato per l'omicidio a 15 anni di reclusione nel 2007 sarebbe riuscito a far perdere le sue tracce nell'aprile dello scorso anno dopo aver ottenuto un regime di semilibertà che gli ha permesso l'uscita dal carcere per lavoro.



«Una vergogna totale - ha detto Pescia annunciando la sua iniziativa - nessuno si è accorto della fuga di un delinquente. E per giunta nella assoluta assenza del Governo italiano. Per questo siamo, nostro malgrado, costretti a cercare la giustizia da soli perché non siamo tutelati».
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Il Gazzettino