L'omelia del patriarca Moraglia: «Il Natale ridimensiona ogni forma di onnipotenza ed egocentrismo». Poi l'appello alla pace

L'omelia del patriarca Moraglia: «Il Natale ridimensiona ogni forma di onnipotenza ed egocentrismo». Poi l'appello alla pace
VENEZIA - «Il segno del Natale è questo: camminare con Dio e, quindi, con gli altri». È il cuore del messaggio che il patriarca Francesco Moraglia...

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VENEZIA - «Il segno del Natale è questo: camminare con Dio e, quindi, con gli altri». È il cuore del messaggio che il patriarca Francesco Moraglia darà domani, in basilica di San Marco, nell'omelia della messa solenne per la festa cristiana della nascita di Gesù Cristo. Moraglia cala la sua riflessione sull'attualità: «La guerra, con cui anche in Europa siamo tornati a confrontarci, ci ricorda che l'uomo è capace di tanto male e che questo male inizia dal cuore. Quanti sono gli uomini sbagliati, nei posti sbagliati e nei momenti sbagliati, ci ricorda la storia».

L'omelia di Natale

Continua il patriarca: «E così la legge della forza sostituisce la forza della legge. Vivere secondo il principio del noi, nella grande storia ma anche in quella quotidiana che ci riguarda direttamente, fa sì che anche i soggetti più lontani fra di loro ed antagonisti (se non ostili) possano trovare un punto d'incontro e di conciliazione: questo, oggi, vale per russi e ucraini, per palestinesi e israeliani, cinesi e americani, per le persone del Nord e del Sud del mondo».

Moraglia sottolinea che il «Natale ridimensiona ogni forma di onnipotenza ed egocentrismo» e invita a tornare alla contemplazione del presepio in quanto «critica al politicamente corretto, di cui rifiuta lo stile e i linguaggi, ricordandoci che Dio cammina con l'uomo, anche se sempre a suo modo, ossia lasciandolo libero. Dio ripete: «Se vuoi. Nel presepio troviamo un bambino accolto liberamente da una giovane donna, Maria, che non pensava di diventare madre, ma che acconsente a quel bambino, e da un giovane uomo, Giuseppe, che sceglie di prendersi cura d'entrambi. Essi lasciano che Dio entri nelle loro vite ed iniziano, insieme, un cammino». Di qui l'invito ai fedeli: «Il Natale è l'esortazione e la spinta positiva, immessa nella nostra storia, per tornare a camminare con Dio e gli altri nella luce, nella verità, nella libertà, nella giustizia, nell'amore, nella pace». Stasera Moraglia celebra la messa nella notte di Natale, a San Marco alle 21.30, preceduta dall'ufficio delle letture. Domani la messa solenne si terrà alle 10, alle 17 la recita dei secondi vespri. Nei giorni scorsi molti sono stati gli appuntamenti del patriarca in avvicinamento al Natale: la visita alla mensa dei poveri con la messa della carità dai frati Cappuccini, a Mestre; la messa al PalaExpo in vista della chiusura dell'hub vaccinale, col grazie ai sanitari per l'attività svolta contro il Covid; quella al carcere maschile di S. Maria Maggiore.
 

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Il Gazzettino