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MARGHERA (VENEZIA) - I cento metri di corsa con il deambulatore sono rinviati all’anno prossimo, e per il “lancio della stampella” - chissà - potrebbero farci un pensierino. Ma intanto le prime “Olimpiadi della terza età” si sono svolte nel giardino della Residenza Venezia, la casa di riposo del Gruppo Orpea Italia in via dei Pioppi a Marghera. Una prova che ha visto insieme i nonni ospiti della residenza per anziani e gli alunni della scuola primaria Grimani. E che, in un colpo solo, ha rotto col sorriso il tabù secondo il quale, dopo una certa età e con tutta una serie acciacchi tra cui quello di essere costretti in carrozzina, non ci si possa confrontare anche con delle prove fisiche, tra l’altro assieme a dei giovanissimi.
Slalom e corsa
«Per noi è stata come una “prova generale”, ed è andata più che bene - raccontano la direttrice della Residenza, Miriam Buso, e Monica De Martino, coordinatrice dell’area riabilitativa della struttura - È stato creato un lungo percorso a staffetta che una decina dei nostri anziani ospiti, assieme agli alunni della 5.C della Grimani divisi in squadre, dovevano attraversare portando un pallone tenuto in equilibrio con dei legnetti, facendosi spingere sulle carrozzine come in uno slalom, per arrivare a chiudere la corsa con un “canestro” finale». Nonna Terry, come Teresa Falasco si fa chiamare, è arrivata seconda: «Ma l’importante è partecipare» scherza dalla sua carrozzina dopo essere stata per 29 anni vicepresidente dell’Università del Tempo libero di Dolo.
Insieme agli alunni
«La classe della Grimani si è affiancata a noi dal secondo al quinto anno, durante il Covid, attraverso le videochiamate con i nostri ospiti, che sono un centinaio, ed è stato costruito tutto un lavoro che guarda all’approccio con i problemi della disabilità» riprende Monica De Martino. La direttrice Miriam Buso aggiunge: «L’attività fisica è un elemento chiave nell’ottica di un invecchiamento sano, preservando l’indipendenza funzionale in età avanzata e quindi mantenendo una buona qualità di vita. Con queste prime “Olimpiadi” a questi benefici abbiamo aggiunto quelli di un incontro intergenerazionale, che promuova lo scambio, la condivisione, ma anche la comprensione e il rispetto della diversità».
Una collaborazione che andrà dunque avanti coinvolgendo anche le materne e le medie del Comprensivo Grimani, per esempio con il “Progetto cadute” nel quale un fisioterapista insegnerà ai nonni, ma anche ai nipotini e alle famiglie degli ospiti, come “imparare a cadere” cercando di evitare di farsi male. E, in attesa delle prossime Olimpiadi della Terza età («e ci sarà la corsa con il deambulatore - promettono - perché ci sarà una preparazione apposita»), per il 9 giugno è già in programma un’altra iniziativa originale: una sfilata di moda pomeridiana in cui, assieme ad una decina di modelle professioniste, saliranno in passerella anche gli anziani ed alcune operatrici della struttura. Perché quando ci si diverte, l’età non conta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino