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CORTINA - L'importante è che le infrastrutture per i Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 si facciano, anche se dovessero essere completate ben dopo lo svolgimento delle gare, nel febbraio 2026. A Cortina si guarda con un certo distacco ai ritardi probabili, se non certi, che segneranno la realizzazione della variante alla statale 51 di Alemagna, una galleria di oltre 4 chilometri e mezzo, già finanziata con quasi 300 milioni di euro. «I Campionati del mondo di sci alpino 202 ci hanno insegnato che l'importante è avere le infrastrutture sportive, in tempo per la disputa delle gare dice il sindaco ampezzano Gianpietro Ghedina ai Mondiali avevamo le piste da sci e gli impianti di risalita necessari. Se poi c'è da aspettare per le opere viarie, che arrivano dopo l'evento, queste rappresentano comunque un lascito importante». Il primo a commentare i ritardi che ci saranno, con ogni probabilità, nella realizzazione delle varianti alla strada statale, è stato Luca Zaia; il presidente del Veneto è intervenuto dopo l'annuncio della nascita della società che realizzerà le infrastrutture delle Olimpiadi.
«PERSI 800 GIORNI»
«Si è perso tanto tempo ammette il sindaco Ghedina ma non è una responsabilità del Comune di Cortina d'Ampezzo e neppure della Regione Veneto.
LA RASSEGNAZIONE
In quanto alla variante alla statale, il sindaco aggiunge: «Sarà difficile poter rispettare i tempi, prima dei Giochi. L'opera è finanziata, ci sono 290 milioni di euro; si stanno eseguendo i sondaggi del terreno; Anas sta predisponendo il progetto. E' un'opera attesa da cinquant'anni, per togliere il traffico dal cuore del paese, per recuperare il centro cittadino a uso pedonale. A questo punto, se ci saranno altri ritardi, ce ne faremo una ragione. Tante amministrazione precedenti hanno cercato di concretizzare il progetto, lo hanno sostenuto; questa amministrazione lo inizierà e lo porterà a compimento».
«SUBITO AL LAVORO»
Dell'ipotesi di rinviare il lavoro, per non avere cantieri durante i Giochi, Ghedina non vuole nemmeno sentire parlare: «Assolutamente no. Si lavorerà prevalentemente in galleria, fuori dal centro. Il cantiere sarà sotterraneo, quindi non si vedrà. Quando le procedure saranno completate, che si cominci subito, senza attendere ancora. I Giochi ci sono, ce li hanno assegnati: ora è importante che li facciamo bene. Sono un'occasione unica per realizzare opere tanto attese. Certamente non dipendono dal sindaco di Cortina, perché bisogna rapportarsi costantemente con altri interlocutori. Questa volta bisogna ottenere il risultato, a qualsiasi costo. I soldi ci sono, quasi un miliardo e mezzo di euro: di recente sono stati stanziati altri 324 milioni, oltre ai 175 milioni della Finanziaria 2020 e al miliardo per le Olimpiadi. Io metto tutto me stesso, nei vari contatti, per raggiungere questo obiettivo».
Il Gazzettino