Olimpiadi Milano Cortina. Spresiano fuori dai giochi: pattinodromo con un anello troppo piccolo

Olimpiadi Milano Cortina. Spresiano fuori dai giochi: pattinodromo con un anello troppo piccolo
Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, sfuma l'ipotesi di Spresiano per le gare di pattinaggio su ghiaccio. Il motivo è tecnico: il pattinodromo in costruzione nella...

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Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, sfuma l'ipotesi di Spresiano per le gare di pattinaggio su ghiaccio. Il motivo è tecnico: il pattinodromo in costruzione nella cittadina trevigiana e che secondo il governatore del Veneto, Luca Zaia, poteva ospitare lo short track non ha le dimensioni regolamentari. Serve un anello di 400 metri, mentre Spresiano non andrà oltre i 250. Veduta meno l'ipotesi veneta, resta in ballo la proposta del Comune di Milano di realizzare la pista per il pattinaggio su ghiaccio a Rho Fiera. Solo che il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini vorrebbe estendere i Giochi al Piemonte, utilizzando l'Oval di Torino costruito per le Olimpiadi del 2006. Una eventualità che il sindaco di Milano non accetta: «No, sono pronto a sollevare un problema politico. Torino aveva deciso di non avere le Olimpiadi, mettendo a rischio anche tutto il sistema, ora non si può tornare indietro», ha detto Beppe Sala. Soluzioni? Il governatore veneto Luca Zaia ha proposto una analisi comparativa, sia economica che tecnica, delle ipotesi in campo. E su questo ha convenuto anche il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini. Che, infatti, non ha chiuso la porta all'ipotesi dell'Oval di Torino: «In nessun caso - ha detto Salvini - milioni di piemontesi possono essere esclusi pregiudizialmente e solo per la scelta di una amministrazione, peraltro non riconfermata dagli elettori».


LA RIUNIONE
Tutto questo è successo ieri a Roma, a Palazzo Chigi, dove si è riunita la cabina di regìa delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Le due precedenti riuniti si erano tenute nel capoluogo lombardo e poi a Venezia. Un incontro affollatissimo di ministri. Presieduto da Andrea Abodi (Sport), c'erano Alfredo Mantovano (sottosegretario alla presidenza del Consiglio), Matteo Salvini (Infrastrutture), Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze), Alessandra Locatelli (Disabilità), Gennaro Sangiuliano (Cultura), Daniela Santanchè (Turismo), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy). E poi i sottosegretari Alessandro Morelli e Claudio Barbaro, il presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina 2026 Giovanni Malagò, il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli, l'amministratore delegato della Fondazione Andrea Varnier, il presidente e l'amministratore delegato di Infrastrutture Milano-Cortina 2026, Veronica Vecchi e Luigi Valerio Sant'Andrea. Più gli amministratori locali.


Tra i temi trattati - recita una nota di Palazzo Chigi - si è data priorità all'individuazione del sito per le gare di pattinaggio di velocità, dopo la rinuncia di Baselga di Pinè. Tramontata anche l'ipotesi veneta, sul tavolo ci sono due opzioni: la Fiera di Rho e l'Oval di Torino. Il prossimo 29 marzo verrà portata al Cio la proposta della Fondazione valutata con quadro comparativo mentre la decisione finale è fissata per il 18 aprile. Il ministro Giorgetti ha confermato la disponibilità ad inserire in un immediato Dpcm tutti gli interventi proposti, con la copertura del quadro economico per le opere essenziali ed indifferibili, i cui lavori saranno conclusi entro l'inizio dell'evento olimpico, rimandando a successivi provvedimenti le rimanenti opere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino