Beach volley, la polesana Marta Menegatti stacca il pass per la terza Olimpiade

Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth qualificate per Tokyo 2020
ROVIGO  - Dalla Russia con amore. Porta bene Sochi all’arianese Marta Menegatti che ha conquistato un pass per Tokyo 2020 in coppia con la ritrovata Viktoria Orsi...

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ROVIGO  - Dalla Russia con amore. Porta bene Sochi all’arianese Marta Menegatti che ha conquistato un pass per Tokyo 2020 in coppia con la ritrovata Viktoria Orsi Toth (aveva avuto un problema alla clavicola che le aveva impedito di partecipare alla Continental Cup di Baden, Austria). Proprio nella tappa russa del World Tour la coppia aveva segnato un traguardo storico per il movimento femminile del beachvolley italiano vincendo il primo oro nel 2015 nell’ambito della competizione internazionale. Il duo ha poi vinto il secondo oro nel 2018 nel torneo a 2 stelle di Agadir, Marocco nella prima competizione giocata dalla giocatrice pugliese, dopo i due anni di squalifica per doping comminati alla vigilia dell’Olimpiade di Rio 2016. Nel 2021 si è quindi fatta ancora la storia del movimento femminile della sabbia con la coppia che ha sconfitto le dirette rivali austriache Schutzenhofer-Plesiuschnig che avrebbero potuto recuperare in due tornei la bellezza di 680 punti e scavalcarle nel ranking, se non fossero state battute. 


QUEL TRENO PER TOKYO 
È stata la sorte a metterci lo zampino durante il torneo a quattro stelle che Menegatti-Orsi Toth stanno giocando in Russia: dopo una sconfitta e una vittoria nel tabellone principale, al sorteggio per i sedicesimi è stata estratta la coppia austriaca. Le atlete allenate da Terenzio Feroleto consapevoli che eliminando le austriache avrebbero messo al sicuro la qualificazione per Tokyo hanno giocato il tutto per tutto portando a casa una vittoria sofferta ma meritata chiusa con un netto 2-0 (22-20, 21-17). 

Si è poi fermata negli ottavi la corsa di Marta e Viky nel torneo di Sochi: nel pomeriggio hanno incontrato le olandesi Keizer-Meppelink che hanno avuto la meglio 2-0 (21-12, 21-19). Una vittoria contro l’Austria che segna per Marta la terza qualificazione consecutiva alle Olimpiadi. Menegatti era arrivata quinta a Londra 2012 con l’allora compagna Greta Cicolari, si era dovuta accontentare di un nono posto a Rio 2016 insieme a Laura Giombini che sostituì in corsa la Toth per l’accusa di doping. E se è vero il detto del “non c’è due senza tre” questa potrebbe essere la volta buona per portare a casa la medaglia che manca nell’albo d’oro dell’atleta deltina che vanta un palmares invidiabile fatto di 5 titoli italiani (con compagne diverse), 7 medaglie di bronzo, 7 di argento e 2 d’oro in Coppa del Mondo e una corona di regina d’Europa conquistata esattamente 10 anni fa a Kristiansand, Norvegia. Ecco quindi che l’appuntamento a Tokyo acquista un doppio significato: di consacrazione personale, ma potrebbe segnare anche il momento del riscatto per la coppia d’oro del beachvolley italico portando quella medaglia che manca al movimento.
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Il Gazzettino