VENEZIA - Le Olimpiadi delle Dolomiti contro quelle in Piemonte, la candidatura veneto-bolzanina contro quella di Torino? Luca Zaia fa il diplomatico. «Non vogliamo...
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Zaia è convinto della forza della candidatura delle Dolomiti: «Pensiamo che saremo in grado di presentare qualcosa di unico e alternativo: noi portiamo le Olimpiadi delle Dolomiti, un scenario e un contesto unico di un patrimonio dell'Unesco, e va detto che fino ad oggi non si sono mai tenute olimpiadi in un contesto di Patrimonio dell'Umanità».
Le Olimpiadi delle Dolomiti, nell'idea di Zaia, sarebbero «a impatto zero». Il presidente Zaia, ricordando che la prossima settimana ne discuterà nuovamente con i presidenti della Provincia di Trento e di Bolzano, ha ribadito i «capisaldi» di questa candidatura: «l'idea di una location patrimonio dell'umanità, la sostenibilità e il low cost con un grande valore di investimenti che non è infrastrutturale ma di messa in rete». «Esiste già una 'metropolitana della nevè che si chiama SuperSki, esistono palazzetti del ghiaccio, esistono 500 chilometri di piste che rendono Asiago il più grande comprensorio per lo sci da fondo d'Europa - ha poi continuato - .Mettendo assieme Trento, Bolzano e il Veneto puntiamo ad una olimpiade diffusa e la smettiamo finalmente con la suggestione che le olimpiadi si devono fare in centro città». «Sarebbe una incredibile opportunità anche per sdoganare e rilanciare le Dolomiti - ha infine aggiunto - e non va dimenticato che abbiamo anche una bella palestra nei mondiali di Cortina del 2021 e che quindi potremmo arrivare al 2026 con un abbrivio organizzativo non indifferente».
Ma proprio sulla sostenibilità di Olimpiadi in un'area Patrimonio Unesco, dalla Provincia di Bolzano arrivano segnali negativi: «Allo stato attuale sono impossibili Giochi ad impatto zero», ha commentato il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher. Kompatscher ha rivolto un appello al Comitato olimpico internazionale «di rivedere i criteri per i Giochi olimpici, altrimenti non si troveranno più località in Europa disposte ad ospitarli».
Ma Zaia non demorde, anche di fronte al passo indietro ventilato da Bolzano: «Se diciamo che facciamo una cosa la facciamo». «Noi lavoriamo ancora per essere tutti e tre della partita - ha aggiunto Zaia - e portare a casa queste Olimpiadi.
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Il Gazzettino