Giochi, il Cio accende i riflettori su pista Olympia, Ronco per il bob e stadio del ghiaccio

Delegazione del Comitato internazionale in Ampezzo per verificare l’avanzamento delle opere

CORTINA - Pista Olympia, stadio Olimpico del ghiaccio e tracciato dell’ex Eugenio Monti nel mirino del Comitato olimpico internazionale: è attesa per oggi in tarda...

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CORTINA - Pista Olympia, stadio Olimpico del ghiaccio e tracciato dell’ex Eugenio Monti nel mirino del Comitato olimpico internazionale: è attesa per oggi in tarda mattinata la delegazione composta da qualche decina di persone che salirà in Ampezzo per prendere visione dello stato dell’arte delle opere che accoglieranno le gare dei Giochi olimpici e paralimpici invernali nel 2026 in programma rispettivamente dal 6 al 20 febbraio e dal 6 al 18 marzo di quell’anno. 


LA PRECISAZIONE
«Nessuna ispezione -si affretta a precisare il presidente della Fondazione Milano Cortina, Stefano Longo- semplicemente un sopralluogo programmato da tempo per accertare a che punto siamo». Il caso “pista da bob” con i bandi andati deserti, l’attribuzione sul filo di lana dell’opera rivisitata in versione “smart”, le proteste degli ambientalisti, le ricadute politiche di un caso divenuto nazionale, avevano finito per distrarre l’attenzione da tutto il resto. «Troppe strumentalizzazioni, ora bisogna procedere spediti», invita anche il sindaco Gianluca Lorenzi.


IL QUADRO
In questo contesto i tecnici del Comitato olimpico internazionale oggi sono a Cortina. Il programma prevede innanzitutto la salita alla pista Olympia in Tofana. Qui gran parte degli interventi tecnologici erano gà stati eseguiti per i Mondiali 2021 e in questo momento il 95 per cento delle opere necessarie ad accogliere i Giochi è completato. Poi resterà da eseguire l’allestimento finale, ma la mole più consistente del lavoro qui è già pronta. Dopo l’Olympia, la delegazione si recherà a Ronco dove verranno illustrate le caratteristiche del nuovo progetto dello sliding centre, la pista per bob, slittino e skeleton dove lunedì si erano date appuntamento le assocazoni ambientaliste per riaffermare la loro contrarietà al taglio di piante per far posto al tracciato. A differenza della pista Olympia, qui si profila un’autentica gara contro il tempo, con il cantiere che dovrebbe partire in questi giorni e con la spada di Damocle di un’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Belluno per accertare che la precedente demolizione selettiva del vecchio impianto sia stata fatta con l’autorizzazione della Soprintendenza che sul sito aveva calato rigidi vincoli ambientali. Partita ancora tutta da giocare, insomma, con lo stesso Cio che a suo tempo aveva suggerito soluzioni alternative, sebbene per motivi di sostenibilità economici più che ambientali.


IN CENTRO


Dopo aver visto l’Olympia e Ronco, i delegati scenderanno allo stadio Olimpico del Ghiaccio: qui i lavori partiranno a maggio, l’impianto verrà chiuso per consentire una radicale ristrutturazione: sorgeranno spogliatoi e servizi nuovi, verrà inserito l’ascensore e abbattute le barriere architettoniche. Il sopralluogo terminerà verso le 16.
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Il Gazzettino