Concessionaria di auto sparisce nella notte: caccia a soci e impiegati

Concessionaria di auto sparisce nella notte: caccia a soci e impiegati
CHIOGGIA - È caccia ai soci (amministratori, impiegati, agenti di vendita o quant'altro fossero) della ex concessionaria Ok Auto di via Padre Venturini, spariti, alcuni...

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CHIOGGIA - È caccia ai soci (amministratori, impiegati, agenti di vendita o quant'altro fossero) della ex concessionaria Ok Auto di via Padre Venturini, spariti, alcuni giorni fa, con il denaro versato loro dai clienti che volevano acquistare automobili che mai gli sono state consegnate. A cercarli sono, prima di tutto, i carabinieri della compagnia di Chioggia che hanno già ricevuto oltre una decina di denunce formali (la presunta truffa è procedibile a querela di parte) ma che stanno anche raccogliendo le denunce presentate in altre province e regioni, il cui totale, per ora, sarebbe di almeno una trentina. Ma questi personaggi sono ricercati anche da associazioni che, venute a conoscenza del problema, si sono attivate per supportare eventuali truffati che vogliano rivolgersi a loro. Ad esempio il  Movimento difesa cittadini che, nelle sue sedi di Padova, Treviso e Verona è pronto ad accogliere e fornire assistenza a chi ritenesse di averne bisogno. E anche i truffati di varie parti d'Italia si stanno mettendo in reciproco contatto.

Ma chi sono i presunti truffatori, spariti nella notte di mercoledì scorso, con le (poche) auto in esposizione e gli arredi degli uffici? Alcuni nomi risultano dalle visure camerali della società ma va detto che questo, di per sé, non è una prova, ma solo un indizio che queste persone, proprio per la posizione che ricoprivano, di qualcosa devono essere al corrente. Si tratta di Antonino Infantino, nato ad Agrigento e residente in provincia di Caltanissetta, amministratore della società dall'11 agosto 2018. Nello storico della visura camerale risulta anche il suo predecessore, Antonio Ferrari. E con questo stesso nome, a qualche cliente, è stato presentato il proprietario della concessionaria durante le trattative. Infine il venditore «dalla parlantina sciolta», Filippo Galli, come risulta dalle presentazioni e dalle firme su alcune mail. Nomi veri o nomi inventati? E con quale ruolo effettivo nella presunta truffa? Le indagini sono in corso.
D.Deg. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino