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ODERZO (TREVISO) - In seguito al Covid si sono ritrovati disoccupati. Chiuse le attività nel settore della ristorazione dove lavoravano. Si sono guardati negli occhi e si sono detti: «Io e te dobbiamo aprire una gelateria». Così Chiara Granzotto, 33 anni ed il compagno Andrea Marson di 47, a casa da mesi senza lavoro, si sono messi alla ricerca di un locale. Finché non hanno notato quel cartello affittasi esposto sulla vetrina di quella che era la gelateria Marina in piazza Rizzo ad Oderzo. «Abbiamo preso contatti con la proprietà il 17 marzo. Dopo un mese abbiamo aperto» racconta Chiara. Il compagno Andrea è chef di lungo corso. Ha lavorato in diversi ristoranti della zona, nel suo curriculum esperienze anche sul litorale adriatico.
LE DIFFICOLTÀ
«Con l'emergenza del coronavirus l'ultimo contratto di Andrea era a tempo determinato.
LA SCELTA
Intanto, nella città opitergina, la gelateria di piazza Rizzo aveva chiuso lo scorso autunno. «Siamo andati a vederla e ci è piaciuta prosegue Chiara -. Abbiamo eseguito dei lavori, rinnovato l'ambiente, il retrobancone. Il 17 aprile è stato per noi il grande giorno, quello dell'inaugurazione. L'affetto che ci hanno mostrato tante persone ci ha scaldato il cuore. Adesso Andrea si alza ogni giorno alle 5, va in laboratorio e comincia a preparare il gelato. Verso la tarda mattinata arrivo io, al momento stiamo vendendo per asporto, non abbiamo ancora fatto ripartire il bar. Vogliamo consolidare bene l'attività di gelateria. Ci sono altre idee in campo, ma per il momento siamo prudenti. Puntiamo moltissimo sulla qualità del gelato. Andrea utilizza prodotti freschi, di prima scelta, vogliamo offrire il gelato più naturale possibile». Già diversi opitergini, saputo che la gelateria di piazza Rizzo ha riaperto, sono andati a curiosare. Entusiasti dei gusti classici e di quelli originali come mascarpone e fiori d'arancio, dello yogurt di bufala. La grinta è tanta, con la speranza che le riaperture siano definitive. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino