Occupati, Veneto record: il 67,5% lavora, 9 punti sopra il resto d'Italia

Occupati, Veneto record: il 67,5% lavora, 9 punti sopra il resto d'Italia
VENEZIA - In Veneto nel primo trimestre 2019 risultano 2.165.000 occupati (dati Istat), in aumento rispetto ai 2.116.000 del quarto trimestre 2018 e ai 2.138.000 dello stesso...

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VENEZIA - In Veneto nel primo trimestre 2019 risultano 2.165.000 occupati (dati Istat), in aumento rispetto ai 2.116.000 del quarto trimestre 2018 e ai 2.138.000 dello stesso periodo 2018. «Il tasso di occupazione in Veneto arriva a toccare il 67,5% - commenta l'assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan - la più alta percentuale di sempre, quasi nove punti in più rispetto alla media nazionale».


Aumenta in particolare il tasso di occupazione femminile, che in Veneto per la prima volta supera la soglia del 59% (49,6% media nazionale) e scende al 6,2% il tasso di disoccupazione, -0,8% rispetto al primo trimestre 2018 e cinque punti inferiore all'11,1 % nazionale. Per Donazzan «i dati diffusi oggi da Istat sono incoraggianti, in particolare per il Veneto. Stiamo approfondendo il quadro regionale, anche per comprendere se l'aumento degli occupati abbia in un qualche modo dei riflessi dal punto di vista qualitativo su contratti e salari. Già avevamo riscontrato un aumento dei contratti a tempo indeterminato: l'aumento è attribuibile al Decreto Dignità che ha di fatto determinato la trasformazione di molti contatti a tempo determinato in tempo indeterminato, e comunque alla crescita dell'export veneto e degli investimenti». Collegando i dati Istat agli scenari disegnati dal Centro studi della CGIA di Mestre, che prevedono per il 2019 un aumento dell'export veneto del +3,1% e degli investimenti del +0,6%, Donazzan sottolinea che «sono certamente segnali positivi, di una buona reazione del mercato del lavoro e dell'incrocio tra domanda e offerta, ma mi riservo approfondire al meglio la qualità di questo lavoro. Il costo sempre troppo alto a carico delle imprese - conclude - riduce i margini di guadagno e indebolisce conseguentemente l'intero sistema produttivo».
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Il Gazzettino