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AGORDO - EssilorLuxottica si conferma sempre più da record. La multinazionale dell'occhiale aggiorna ancora i massimi storici e vola in borsa. Il titolo, quotato a Parigi, sale dell'1,42% oltre i 202 euro. Dai 16,87 euro del 4 dicembre del 2000, primo giorno di quotazione di Luxottica sul listino milanese (dopo l’esordio del 1990 a Wall Street) fino ai 49 euro del 4 marzo 2019, ultimo giorno prima del "cambio" in EssilorLuxottica, il titolo ha portato a casa un +180%. Un'aliquota che sale addirittura al 281% se si considerano anche i dividendi distribuiti tra gli azionisti della società. Una crescita continuata anche alla borsa di Parigi dove le "nuove" azioni EssilorLuxottica, entrate in campo il 5 marzo 2019, si sono rivalutate del 30%. In tutta questa partita protagonista tra i principali è sicuramente la filosofia dell'azionariato diffuso che sempre più sta prendendo piede tra i lavoratori che entrano così a far parte integrante delle sorti dell'azienda.
AZIONARIATO DIFFUSO
L’azionariato diffuso e il welfare sono i due pilastri della cultura e dell’identità di EssilorLuxottica: un modo per rafforzare da una parte il senso di appartenenza alla comunità aziendale, che per una realtà multinazionale è fondamentale, e dall’altra il contributo del singolo alle prospettive di crescita dell’azienda.
I NUMERI
Nel 2023 gli aderenti al sistema Boost, in Italia, erano 9.460 (pari al 59,9% della partecipazione), in crescita rispetto al 7.600 partecipanti (il 57,0%) registrati nel 2022: un incremento quindi, nonostante una base di persone ben superiore, del 3%. In aumento anche il numero di lavoratori idonei, cioè con le caratteristiche per partecipare al progetto: nel 2023 erano 15.800, +19% se confrontati con quelli dell'anno precedente in cui erano 13.300. Ampliando l'orizzonte a livello globale, quasi 64mila su 96mila idonei registrano il 67% di partecipazione (65% nel 2022).
L’INVESTIMENTO
Tornando in Italia, negli anni la crescita del numero dei dipendenti azionisti è stata costante, nonostante l’anno caratterizzato dalla pandemia. E quindi si è passati dagli 8.000-8.500 del 2019, agli 8.500-9.000 del 2020, ai 9.500 del 2021, ai 10.500 del 2022 sino agli 11.800 del 2023. L’89% dei partecipanti ha acquistato il numero massimo previsto di azioni e cioè quattro. Per fare ciò si è utilizzato sempre più l'uso del premio di risultato: 25% nel 2021, 27% nel 2022, 32% nel 2023. La partecipazione per singola fabbrica vede il record in quella abruzzese Barberini con il 67,9%. Seguono Lauriano (Torino) con il 67,2%, Agordo con il 63,8%, Fedon con il 63,1%, Pederobba (Treviso) con il 60,1%, Sedico con il 57,3%, Rovereto (Trento) con il 57% e infine Cencenighe con il 55,6%. In provincia quindi, dove Luxottica impiega circa 10mila persone, il 60% in media possiede azioni, oltre 6mila lavoratori.
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