Le nutrie arrivano a Revine Lago: nella Marca sono già 200mila

Le nutrie arrivano a Revine Lago: nella Marca sono già 200mila
REVINE LAGO - Nutrie alla conquista della Marca. La frontiera si spinge sempre più a nord. «Pian piano sono arrivate a Revine: se non si interviene in tempo, anche il...

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REVINE LAGO - Nutrie alla conquista della Marca. La frontiera si spinge sempre più a nord. «Pian piano sono arrivate a Revine: se non si interviene in tempo, anche il lago di origine glaciale sarà completamente invaso - lancia l'allarme Mirco Lorenzon, assessore provinciale alla caccia - stiamo assistendo a una vera e propria invasione che dai fiumi della bassa pianura trevigiana, ormai strapieni, si sta allargando a macchia d'olio fino a due passi dal territorio di Belluno».

Una marcia senza barriere, entrata anche nel parco archeologico didattico del Livelet. «Non ci sono condizioni ambientali che tengano davanti a una delle specie più invasive del mondo - allarga le braccia Lorenzon - continuano a spuntare dappertutto nuove colonie». La Provincia stima che nella Marca ci siano oltre 200 mila nutrie. Un calcolo per difetto. Fino a poco tempo fa era proprio il Sant'Artemio a occuparsi del loro contenimento. Poi la competenza è passata per un po' ai Comuni. Di seguito, un collegato ambientale alla Legge di stabilità ha riaffidato il compito alla Provincia. Ma questa ora attende che la Regione faccia chiarezza una volta per tutte.

Intanto le nutrie si riproducono. «In un anno possono anche triplicare - sottolinea l'assessore - basti pensare che a un paio di mesi dalla nascita gli esemplari sono già fertili». Lorenzon avrebbe una sua radicale ricetta: sterminarle tutte con qualsiasi mezzo. Cioè dare la possibilità di sparare a vista contro i castorini ai proprietari dei terreni, alle guardie venatorie provinciali, alle guardie volontarie e ai cacciatori abilitanti. Senza scordare l'uso del gas nelle tane e delle trappole dove non si può usare il fucile. Guerra totale, insomma. «La Regione deve fare una legge per chiarire le cose e per mettersi al riparo da eventuali ricorsi. Dopotutto basterebbe copiare quella della Lombardia, già legittimata dalla Corte Costituzionale - conclude l'assessore - le nutrie causano danni importantissimi al sistema idrogeologico e se non si interviene in fretta qui rischiamo dei disastri. Altri tavoli tecnici sono inutili. Questi animali hanno ormai raggiunto il Capo Nord della provincia. Bisogna agire». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino