FRIULI VENEZIA GIULIA - Come affrontare un intervento complesso di ricerca di persone disperse avendo sempre sotto controllo una situazione in continua evoluzione? Se ne...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il software si chiama Geco, acronimo di Gestione eventi complessi, ed è stato testato operativamente proprio a Paluzza con la partecipazione di 20 tecnici e dirigenti del Cnsas provenienti da tutta Italia, con i rappresentanti delle scuole nazionali, alla presenza del vicepresidente nazionale del Cnsas Alessandro Molinu. Un punto d’arrivo importante per il socorso alpino che, negli ultimi tren’anni, ha maturato progressivamente una forte esperienza e professionalità nella conduzione di operazioni di questo tipo, guadagnandosi un ruolo di primo piano nella formazione a livello nazionale.
«Saranno proprio i tecnici del Fvg, che hanno già sperimentato con successo l’utilizzo delle nuove tecnologie negli ultimi soccorsi del 2017, a condurre il percorso di formazione nazionale, che sarà inaugurato tra febbraio e marzo 2018 in diverse sedi italiane e che formerà 40 operatori a sessione» dice il vicepresidente Cnsas, Sergio Buricelli.
«L’obiettivo è quello di applicare un modo moderno di gestire le emergenze integrando cartografia e database per poter parlare un’unica lingua nell’affrontare le operazioni di ricerca dei dispersi sia in montagna, sia in grotta dove, peraltro, gli interventi sono per natura di grande complessità organizzativa, ma anche nelle grandi calamità come alluvioni e terremoti. Un software costruito ad hoc permette una gestione più rapida e consente di tenere la situazione sempre sotto controllo su uno schermo». Questo sistema ora sarà diffuso in tutta Italia e i tecnici del Friuli Venezia Giulia saranno i formatori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino