Il nuovo progetto di Ragazzoni è a caccia di spazzatura spaziale

Il nuovo progetto di Ragazzoni è a caccia di spazzatura spaziale
ROVIGO - A poco più di un mese dalla stella cadente che ha solcato i cieli di Rovigo il 31 maggio Roberto Ragazzoni, astrofilo ordinario dell'Istituto Nazionale di...

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ROVIGO - A poco più di un mese dalla stella cadente che ha solcato i cieli di Rovigo il 31 maggio Roberto Ragazzoni, astrofilo ordinario dell'Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Padova, socio fondatore del Gruppo Astrofili Polesani, è già all'opera per sviluppare un progetto per scovare gli asteroidi killer. «Il bolide di fine maggio era un oggetto molto piccolo, forse non più grande di un sassolino spiega l'esperto -. Il gruppo capitanato da Daniele Gardiol di Torino aveva installato una telecamera sul tetto del il Liceo scientifico Paleocapa di Rovigo, complice il nostro Gianpaolo Valente, e poco dopo, prima ancora di sistemare tutta la rete italiana, c'è stato un boato che ha attirato l'attenzione di moltissime persone. Abbiamo cercato segni dell'accaduto con perlustrazioni dall'aereo, ma non abbiamo trovato nulla. Ma il telescopio su cui sto lavorando da tempo serve a scandagliare oggetti parecchio più grandi, e ben prima che raggiungano il nostro pianeta».

In questo telescopio c'e' anche una strano specchio che sembra come un grosso diamante. L'obiettivo principale di tutti i grandi telescopi non è una lente, ma uno specchio (anche quello degli astrofili a Sant'Apollinare, ad esempio); per andare a caccia della spazzatura spaziale, ne abbiamo disegnato uno speciale: ha un diametro di oltre un metro, ma divide la luce in 16 parti. Il bello è che è costruito e montato in modo particolare: è come se degli specchi grandi, quelli da un metro, ce ne fossero 16, quindi è anche un gran bel risparmio economico, oltre che un vantaggio per controllare il cielo. Che interessi ci sono attorno a questo tipo di osservatori? Le Agenzie Spaziali sono in prima linea, una delle funzioni di queste macchine è i scandagliare il cielo per catalogare la cosiddetta spazzatura spaziale...
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Il Gazzettino