Nuovo ospedale: ricorso al Tar di alcune imprese giunte seconde alla gara d'appalto

L'area dove sorgerà il nuovo ospedale a Padova Est
PADOVA - È arrivato il ricorso al Tar sull'aggiudicazione della progettazione del nuovo policlinico a Padova est. Lo stesso presidente della Regione, Zaia, lo aveva in...

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PADOVA - È arrivato il ricorso al Tar sull'aggiudicazione della progettazione del nuovo policlinico a Padova est. Lo stesso presidente della Regione, Zaia, lo aveva in un certo senso profetizzato: «Purtroppo andremo inevitabilmente incontro a un ricorso. E di conseguenza sarà altrettanto inevitabile un rallentamento della costruzione dell'opera». È stato depositato ieri da uno studio legale non padovano mediante procedura telematica, sia in tribunale che ai diretti interessati, in questo caso la stazione appaltante dell'opera, ovvero l'Azienda ospedaliera di Padova che lavora per conto della Regione. A produrlo alcune imprese che fanno parte del raggruppamento secondo classificato, dove si trovano Steam Srl, Manens-Tifs spa, Pinearq slp, F&m ingegneria spa E-farm engineering&Consulting srl, P'arcnouveau. Si oppongono ai risultati che hanno portato il Gruppo capitanato dalla Politecnica di Modena a vincere l'appalto per 2,2 milioni con un ribasso del 47,4 per cento. Con opzione da parte della stazione appaltante di affidare ai vincitori anche il progetto definitivo, esecutivo e la direzione lavori per un importo di 35,5 milioni di euro.

IL PUNTEGGIO


In sede di valutazione i due Gruppi erano stati molto vicini nel punteggio: 99,09 i vincitori contro il 93,78 degli sconfitti. Subito dopo l'aggiudicazione, il 25 novembre del 2021, la cordata giunta seconda aveva inviato una lettera nella quale chiedeva di fermare il procedimento perchè c'era un processo pendente a carico degli amministratori di una delle imprese. Si affermava che era stata omessa la notizia del rinvio a giudizio di due amministratori della San Faustin (i fratelli Rocca, 23 miliardi di dollari di fatturato la maggior produttrice di acciaio in Sudamerica) socia di Techint che aveva partecipato al bando. Il 22 maggio sono stati prosciolti. Ma intanto l'Azienda ospedaliera si era rivolta all'Anac che a sua volta aveva chiesto di produrre documenti che provassero o meno la posizione dominante della società dentro Techint. Dalle analisi degli statuti societari e dei patti parasociali all'Anac non erano risultate ingerenze operativo-gestionali ma solo l'esercizio dei diritti amministrativi e patrimoniali derivanti dalla partecipazione sociale. Di conseguenza, per Anac non c'erano stati illeciti professionali per Techint nè violazione degli obblighi dichiarativi. Tanto che l'aggiudicazione era avvenuta il 17 maggio. Successivamente dalle imprese sconfitte è stato fatto un accesso agli atti che ha visto recapitare ai legali dei ricorrenti tutta la documentazione all'inizio di giugno. In pochi giorni è stato redatta la richiesta ai giudici che si basa su presunte irregolarità tecnico-amministrative.

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Il Gazzettino