A Venezia una nuova stazione per arrivare col treno in Marittima. "Rotta" per turisti e pendolari

A Venezia una nuova stazione per arrivare col treno in Marittima. "Rotta" per turisti e pendolari
VENEZIA - Nel documento preliminare di progettazione realizzato dall'Autorità portuale con lo Iuav c'è anche una nuova stazione ferroviaria per Venezia da...

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VENEZIA - Nel documento preliminare di progettazione realizzato dall'Autorità portuale con lo Iuav c'è anche una nuova stazione ferroviaria per Venezia da costruire verso la Marittima. E non si tratta di una stazioncina ma di una vera e propria stazione per i treni. L'idea iniziale e l'input sono di Rfi, la società delle Ferrovie dello Stato, che ha pensato così di alleggerire quella storica di Santa Lucia oberata di traffico e soprattutto di turisti. Di spostare a San Basilio parte dei treni che arrivano a Venezia se n'è parlato in più occasioni, con le giunte di centrosinistra e anche con quella attuale del sindaco Luigi Brugnaro ma non si è mai arrivati alla concretizzazione. Eppure una nuova stazione ferroviaria, che ora si pensa di piazzare vicino alla Marittima, dove già arriva il fascio di binari proveniente dal ponte della Libertà, consentirebbe di dividere drasticamente il flusso di turisti che ogni giorno scendono a Santa Lucia e invadono Venezia verso Cannaregio o San Polo e, da lì, fino a piazza San Marco. Una stazione a ridosso della Marittima porterebbe i visitatori verso Santa Croce e Dorsoduro riequilibrando così l'impatto sulla città, non dimenticando comunque che l'ideale è ridurre la pressione dei giornalieri "mordi e fuggi".


UN NUOVO PONTE
Oltretutto, sempre nel documento preliminare che sarà utilizzato dallo studio Arup e dal prof Cecchetto per realizzare il progetto dei due waterfront di Venezia e Chioggia, si parla anche di un nuovo ponte sul canale Scomenzera che quindi porterebbe i pedoni verso il centro cittadino. Oltre alla nuova stazione, le linee guida contenute nel documento indicano la necessità di riqualificare le due aree ex portuali di Venezia e Chioggia (sia il patrimonio architettonico esistente sia gli spazi aperti) e di pensare a futuri utilizzi (con funzioni residenziali, economiche, culturali, sociali), di prevedere nuovi spazi verdi e collegamenti con i due centri storici. Per quanto riguarda Chioggia la progettazione dovrà tenere conto del fatto che da qualche mese l'isola dei Saloni è diventata un nuovo terminal per le crociere, e quindi si tratterà di capire come garantire il suo inserimento omogeneo nel contesto cittadino, con collegamenti adeguati e funzioni all'altezza. Tornando, invece, a Venezia ci sono zone completamente abbandonate e altre che invece sono già ricche di funzioni e i loro edifici già quasi tutti recuperati, per cui i progettisti dovranno contemperare i due aspetti: in riva di San Basilio, ad esempio, da tempo si pensa di togliere le automobili per concentrarle in un unico luogo, e al contempo di assicurare la passeggiata bordo laguna che dovrà essere una peculiarità anche del waterfront di Chioggia.


LE AREE


Poi ci sono altre aree da recuperare del tutto come la riva del canale della Scomenzera lato Marittima, dove il Comune fino a qualche tempo fa aveva lanciato l'idea di creare un polo del divertimento giovanile; sull'altra sponda c'è l'ex lavaggio vagoni, mentre la fondamenta è occupata da materiali e imprese edili; e, ancora, la punta dell'ex chiesa di Santa Marta, un tempo terminal traghetti e oggi parcheggio sarà da ripensare per garantirne la fruizione ai nuovi residenti e ai visitatori.
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Il Gazzettino