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TREVISO - Durerà un anno e mezzo. Dal prossimo giugno, anche se Rfi è pronta a partire già da fine maggio, a tutto il 2023. Con la concretissima possibilità di arrivare a gennaio 2024. Il cronoprogramma per i lavori della nuova stazione ferroviaria è stato fissato in due incontri consecutivi tra Rfi, società delle ferrovie incaricata di rimodellare tutte le stazioni italiane, e l’amministrazione comunale. L’ultimo vertice è stato fatto mercoledì scorso ed è servito per mettere alcuni paletti. I lavori più d’impatto per la città, quelli sulla viabilità e l’area all’esterno della stazione, inizieranno a metà luglio e termineranno a metà settembre, prima dell’inizio delle scuole. Le eventuali rifiniture saranno fatte l’estate successiva. Autunno, inverno e primavera saranno invece dedicate alla ristrutturazione dell’immobile centrale e della grande bike-station. Ca’ Sugana invece, a spese sue, riqualificherà l’ingresso posteriore, quello che dà verso San Zeno non compreso nel progetto portato dalle Ferrovie. Confermato infine l’importo dell’investimento: 10 milioni di euro per il principale cantiere che aprirà in città nei prossimi anni.
LE MODALITÀ
«Abbiamo preteso un solo punto fermo - spiega Andrea De Checchi, vicesindaco che ha seguito passo-passo il progetto - la viabilità esterna, visto che si interverrà si davanti alla stazione che in via Roma, deve essere fatta tra luglio e agosto, nei messi dove il volume di traffico si riduce e le scuole sono chiuse.
L’INTERVENTO
Il progetto è ambizioso e prevede un riordino totale. Per prima cosa verrà ricavata una nuova area taxi lungo il Put. Il tratto di strada davanti all’ingresso ferroviario verrà rialzato sarà imposto il limite di velocità a 30 chilometri all’ora. Sarà completamente rinnovato l’arredo urbano: i rendering portati a Ca’ Sugana mostrano una stazione con delle palme davanti. Questo dettaglio non ha riscosso l’entusiasmo dell’amministrazione, l’effetto oasi non piace. Le palme, quindi, sono state cancellate. Ci sarà POI il completamento della messa in sicurezza della pista ciclabile lungo via Roma e scatterà la riqualificazione dei sottopassaggi, sia verso il centro che verso San Zeno. Senza rivoluzioni strutturali, ma con una modifica delle uscite, l’installazione di nuovi ascensori e di nuove pensiline. Stesso discorso per l’atrio della stazione: sarà tirato e lucido, facendo sparire il muricciolo esterno con le anatre di ferro che oggi impediscono alle persone di sedersi, e potrà ospitare nuove attività e negozi. I mesi invernali saranno dedicati ai massicci lavori di riqualificazione del grande immobile riservato ai viaggiatori. Il servizio ferroviario, ovviamente, non si fermerà. Ma la stazione, almeno per un anno, sarà una sorta di cantiere a cielo aperto e chiunque dovrà prendere il treno dovrà convivere con qualche difficoltà in più. Sarà anche costruita la bike-station da 350 posti.
LA NOVITÀ
La novità riguarda l’ingresso posteriore, quello che si affaccia su via Dandolo e il quartiere di San Zeno. Stefano Pelloni, capogruppo del Pd in consiglio comunale, ha criticato l’amministrazione per aver concordato un progetto dimenticandosi del lato “b” della stazione: «Non è così - risponde De Checchi - quando partirà il cantiere abbiamo intenzione di mettere mano anche all’ingresso posteriore della stazione. Lo faremo a spese nostre. Non pensiamo a un intervento strutturale, ma di riqualificazione. Il progetto lo stiamo elaborando, ma sicuramente andremo a potenziare e migliorare l’illuminazione pubblica e a rendere più visibile e confortevole l’accesso ai viaggiatori». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino