Giunta Ciriani-2 a tempo di record: con il sindaco otto assessori a tempo pieno

La nuova Giunta Ciriani a Pordenone
PORDENONE - Ultimi tasselli a posto e Giunta Ciriani pronta al debutto, a neanche una settimana dal voto. L'incontro di ieri mattina fra il sindaco e le forze di maggioranza...

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PORDENONE - Ultimi tasselli a posto e Giunta Ciriani pronta al debutto, a neanche una settimana dal voto. L'incontro di ieri mattina fra il sindaco e le forze di maggioranza ha consentito di trovare la quadra e di sciogliere i pochi nodi rimasti: diverse le conferme, come prevedibile, e un esecutivo che questa volta sarà formato sostanzialmente da tutti assessori a tempo pieno. Cosa, questa, che nel precedente mandato non era riuscita. Otto gli assessori, quattro uomini e quattro donne, equamente suddivisi anche fra vecchie conoscenze e new entry. Diversi gli assessori che si sono visti confermare le deleghe precedenti, ma c'è anche chi ne acquisisce di nuove e chi cambia completamente le sue competenze.


RUOLO DI PESO

Un ruolo di peso in Giunta va a Emanuele Loperfido (Fratelli d'Italia): nel suo secondo mandato mantiene le deleghe precedenti a Sicurezza, Commercio, Protezione civile ma ne acquisisce anche una nuova e non da poco, quella al Bilancio ereditata dall'assessore esterno Mariacristina Burgnich, a sua volta in quota Fratelli d'Italia. Ma, soprattutto, Loperfido sarà vice. Un cambiamento che non è solamente conseguenza della mancata conferma in Consiglio di Grizzo, ma che rispecchia anche i nuovi equilibri nella maggioranza, con la Lega che perde terreno rispetto a Pn Cambia e a Fdi, ma si colloca anche alle spalle di Forza Italia. I nuovi equilibri si rispecchiano poi nei tre assessori attribuiti alla civica del sindaco: Cristina Amirante, che mantiene in sostanza le sue deleghe, e i due nuovi ingressi. Alberto Parigi, come previsto, eredita la delega alla Cultura che fu di Pietro Tropeano, ma anche la scuola e le politiche giovanili. Infine, Monica Cairoli, con un ruolo ritagliato su misura sulle sue competenze: si occuperà infatti di Ambiente al posto di Stefania Boltin, il secondo ex assessore della Lega non rieletto -, di verde urbano e di orti sociali. L'attribuzione di due assessorati su tre a donne da parte di Pordenone Cambia consente a Fratelli d'Italia di mettere invece in campo una squadra tutta maschile. Accanto a Loperfido ci sarà infatti Walter De Bortoli, che mantiene il posto in Giunta sia pure con un partito diverso (è approdato a FdI da Forza Italia) e mantiene anche una delle precedenti deleghe, quella allo Sport, mentre ne acquisisce altre. Passano invece al neoassessore Andrea Cabibbo (Forza Italia) le deleghe al Patrimonio e ai Rapporto con l'Ater, i Lavori pubblici e gli Impianti sportivi. Ma Forza Italia porta a casa pure un altro assessorato delicato, quello delle Politiche sociali, retto finora da Eligio Grizzo. Un passaggio di testimone reso ancora più complicato dal fatto che il settore terzo, dei Servizi alla persona, ha visto nei mesi scorsi anche il cambio del dirigente. A farsene carico sarà Guglielmina Cucci, che manterrà anche la vecchia delega alle Pari opportunità, cedendo invece la maggior parte delle altre deleghe che aveva in precedenza all'altra new entry, Samantha Miot


LA LEGA

Proprio Miot, prima per numero di preferenze in casa Lega, era uno degli ultimi nodi che restavano da sciogliere. Titolare di un salone di estetica e attiva anche come rappresentante di categoria in Confartigianato, ha alla fine accettato la richiesta del sindaco di un impegno a tempo pieno in municipio, completando così anche le quote rosa richieste per l'esecutivo, e si occuperà fra l'altro di Politiche europee, Rapporti con il Consorzio di bonifica e Benessere animale. Resta in casa azzurra il ruolo di presidente del Consiglio, con uno scambio di ruoli fra Andrea Cabibbo e Pietro Tropeano, mentre Progetto Fvg, la forza della coalizione che non avrà suoi rappresentanti in Giunta, potrà contare sulla presidenza della prima commissione per il suo consigliere Gianni Coluccia. Le altre due a Pordenone Cambia e alla Lega.
 

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Il Gazzettino