Notte dei cristalli, scritte ingiuriose sulla sinagoga: caccia al vandalo ripreso dalle telecamere

Scritte ingiuriose contro gli ebrei sulla sinagoga di Trieste
TRIESTE - Brutto risveglio per la comunità ebraica di Trieste: nella Notte dei Cristalli - che ricorre tra il 9 e il 10 novembre, data storica simbolica - un vandalo ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TRIESTE - Brutto risveglio per la comunità ebraica di Trieste: nella Notte dei Cristalli - che ricorre tra il 9 e il 10 novembre, data storica simbolica - un vandalo ha imbrattato con scritte ingiuriose la facciata della Sinagoga, luogo simbolo per tutta la comunità. L'uomo  - poiché stando alle prime indiscrezioni si tratterebbe di un soggetto maschile ripreso dalle telecamere che sorvegliano la zona giorno e notte - ha scritto "Gli ebrei sono i novi razzisti e fascisti". Immediata è scattata la caccia al vandalo da parte delle forze dell'ordine. 

Ma cos'è la "Notte dei cristalli"? Nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938, i nazisti scatenarono in Germania e nei territori annessi negli anni precedenti una serie di pogrom contro gli ebrei.  Quella notte, le case, le sinagoghe e i negozi di proprietà degli ebrei furono saccheggiati e distrutti, lasciando le strade tappezzate di frammenti di vetro: da qui il nome "la Notte dei Cristalli". 

La comunità ebraica e il rabbino

«Non credo che questo episodio, se gestito come ci auguriamo, con il ritrovamento di chi l'ha compiuto in tempi molto brevi, possa avere dei seguiti. Siamo preoccupati come siamo dovutamente preoccupati se si verifica un episodio che può turbare la quiete della nostra comunità e penso anche della città intera. Si tratta di un episodio spiacevole, fatto in concomitanza con un anniversario triste nella storia del popolo ebraico. Auspico possa essere limitato a un atto sciocco di vandalismo. Spero di non sbagliarmi». Lo ha affermato il presidente della Comunità ebraica di Trieste, Alessandro Salonichio, dopo che sul muro della sinagoga di Trieste è apparsa una scritta antisemita. 

Il gesto, come ha ricordato il rabbino Meloni, è avvenuto in concomitanza con l'anniversario della 'notte dei cristallì, ovvero la notte tra il 9 e 10 novembre del 1938 «quando molte sinagoghe tedesche e molti libri vennero bruciati». Nella ricorrenza, «per ricordare il fallimento del nazismo, le sinagoghe rimangono tutte illuminate. È sempre un momento particolare». «Sono convinto che le forze dell'ordine potranno individuare l'autore rapidamente», ha aggiunto. Trieste «a parte il periodo della guerra, che è stato un momento molto nero, ha sempre convissuto pacificamente con la comunità ebraica». Il problema «è un altro», ha sottolineato. Esiste «un problema di ignoranza e uno economico. Il momento difficile per l'Italia fa riemergere l'idea sbagliata che se si buttano fuori tutte le comunità differenti la situazione può migliorare. Questa scritta è da prendere con serietà, ma non bisogna farne adesso una foresta: è un albero». «L'antisemitismo - ha concluso Meloni - non morirà mai, ma la comunità di Trieste e gli ebrei di Trieste non lasceranno la città per questa scritta».

La questura: accertamenti veloci

«Stiamo facendo degli accertamenti, abbiamo fatto dei rilievi già sta mattina, speriamo di riuscire ad individuarne l'autore, faremo il massimo. È un obiettivo che viene vigilato sia da noi, sia dall'arma dei carabinieri sia dall'esercito. Faremo tutti gli accertamenti, contiamo di farli il più velocemente possibile». Lo ha detto all'Ansa il questore di Trieste Pietro Ostuni, riferendosi al rinvenimento in mattinata di scritte antisemite sulla Sinagoga della città. «È un fatto molto antipatico, qualcuno dimentica quello che è successo in passato e questo è grave». Rispondendo a una domanda se si tratta di un fatto isolato, Ostuni ha dichiarato: «Su questo non mi esprimo. Un episodio simile non accadeva da molto tempo e i fenomeni vanno seguiti con la massima attenzione».

Le reazioni

 «Tutta la mia solidarietà personale e istituzionale alla Comunità Ebraica di Trieste che ha visto sfregiata la propria Sinagoga con indegne scritte antisemite. Un gesto vile che va condannato con fermezza. Combattiamo l'ignoranza, difendiamo la libertà e la democrazia». Lo scrive il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, sui suoi profili social.                                                

«L'Arcivescovo, con tutta la Chiesa cattolica di Trieste - che ha coltivato nel tempo feconde relazioni con la Comunità ebraica locale - stigmatizza e condanna con fermezza le scritte vergognose e riprovevoli apparse sulla facciata della Sinagoga della Città ed esprime la più viva e solidale vicinanza al Presidente, al Rabbino e a tutta la Comunità ebraica». Lo scrive in una nota l'arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, in riferimento alla scritta comparsa sulla sinagoga di Trieste.

«Solidarietà alla Comunità ebraica di Trieste. La grande sinagoga imbrattata da scritte antisemite offende la storia e la civiltà di una città aperta e libera, colpisce tutti i cittadini italiani ebrei e no. Trovare e punire colpevoli, non torniamo a tempi bui». Lo scrive su Twitter la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani.

«Delinquenti al lavoro sulla Sinagoga di Trieste. Ignoranti, da punire severamente». Così sui social il presidente di Italia Viva Ettore Rosato.

Un gesto «assolutamente vergognoso di un balordo verso una comunità che è piena parte del nostro tessuto regionale e della città». Così definisce l'imbrattamento della Sinagoga di Trieste con scritte antisemite l'assessore regionale alla sicurezza, Pierpaolo Roberti. «Esprimo solidarietà e vicinanza alla comunità ebraica ed estrema condanna per chi ha compiuto questo gesto ignobile con l'auspicio che le forze dell'ordine riescano a risalire a chi l'ha compiuto, stante il fatto che quella è una zona altamente presidiata anche da telecamere di videosorveglianza». E ha aggiunto: «Non darei a questo gesto nemmeno la dignità di potersi trattare di un tema di sicurezza, stiamo parlando di qualche balordo che non aveva niente di meglio da fare che andare a imbrattare un monumento storico».

«Gesti e scritte come quella apparsa sulla sinagoga di Trieste non devono essere accettate nella nostra società. L'antisemitismo purtroppo si insidia ancora in Italia e in Europa con la negazione della Shoah, con attacchi al diritto di esistere dello Stato di Israele, con l'odio verso gli ebrei in quanto tali. Condanniamo con forza questi gesti vili e esprimiamo tutto la nostra vicinanza alla comunità ebraica di Trieste e di tutto il Friuli Venezia Giulia.» Lo dichiara in una nota il senatore e coordinatore regionale Lega Fvg, Marco Dreosto.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino