In gara di nordic walking per 150 km Caterina “regina” a Rovaniemi

Caterina Borgato
MIRANO - Caterina Borgato, miranese doc. Una laurea in scienze politiche, 49 primavere, insegnante di nordic walking ma soprattutto accompagnatrice di viaggi in regioni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MIRANO - Caterina Borgato, miranese doc. Una laurea in scienze politiche, 49 primavere, insegnante di nordic walking ma soprattutto accompagnatrice di viaggi in regioni impegnative, nonchè escursionista (Gilf Kebir egiziano, Yemen, Mongolia, Botswana, Etiopia, Patagonina argentina e cilena, Equador, Ladakh).

S'è cimentata in una 150 chilometri non stop a Rovaniemi, nella Lapponia finlandese, ad un tiro di schioppo dal Circolo Polare Artico. Un circuito attraverso un fiume, un bosco, due laghi ed infine ancora un esteso bosco di betulle ed abeti, tutto rigorosamente ghiacciato. Ammessi alla competizione ciclisti, sciatori, podisti e praticanti il nordic walking.
E appunto la nostra ha optato per il cammino con i «bastoncini», concludendo seconda donna al traguardo, dopo 42 ore. Per inciso, in tutte e cinque le edizioni, è stata la prima ed unica italiana a prendervi parte.
«Con sincerità - riferisce Caterina - non è risultata per me una fatica spinta all'inverosimile. Certo con più d'una difficoltà, ci mancherebbe. Ma son arrivata ancora vivida e ben soddisfatta.»
Alimentazione?
«Al seguito m'ero portata della frutta secca, cioccolato, formaggio grana. Da bere acqua, ovvero neve sciolta. Circa 5 litri. Alla fine ho perso 3 chili e mezzo, secondo la tabella programmata.»
Dei problemi?
«Non tanto la neve, caduta abbontantemente senz'interruzione, non il forte vento, non i 10 gradi sotto zero, ma il sonno. Per me disagio principe. Quando stavo per crollare, mi concedevo non più d'una decina di minuti ad occhi chiusi, in piedi, appoggiata ai bastoncini. Ho avuto pure delle allucinazioni. Vedevo persone ad applaudirmi, abetaie che mi venivano incontro, fermate di bus in lontananza, caffetterie. Abbagli che immancabilmente svanivano, ovvio. Ma, invero, non erano per me incubi; ci convivevo senz'affanni.»
Come logistica?
«Nessun appunto. Partenza alle 9 del mattino. Son arrivata alla 2 di notte del secondo giorno. L'inverno è come da noi. Buio alle 17 ed albeggia poco dopo le 6. In notturna il percorso era tracciato da catarifrangenti, noi si indossava la pila frontale.»
Preparazione.
«Iniziata 6 mesi prima. In totale ho effettuato camminate per 2500 chilometri».
Prossimi appuntamenti.

«In bici, la mia prediletta. Due fuori strada. La Tuscanj Trail di 610 chilometri e Veneto Trial, con partenza ed arrivi a S. Martino di Lupari (560 km). Ambedue competizioni non stop.»  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino