Nonno pusher: in manette pensionato che arrotondava con coca e maria

Nonno pusher: in manette pensionato che arrotondava con coca e maria
FONTANIVA (PADOVA) - Da tempo il suo nome era nella lista dei sospettati. Dopo decine di controlli in strada, tantissimi giovani trovati con cocaina e marijuana, messi alle...

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FONTANIVA (PADOVA) - Da tempo il suo nome era nella lista dei sospettati. Dopo decine di controlli in strada, tantissimi giovani trovati con cocaina e marijuana, messi alle strette, avevano riferito di rifornirsi da un serbo che vive a Fontaniva. Una volta raccolte prove schiaccianti, i carabinieri di Cittadella hanno effettuato una perquisizione domiciliare a casa di Lazar Cendic, 57 anni, a Fontaniva in viale della Rinascenza 11.




Operaio in pensione, il cittadino dell'Est si era riciclato come "pusher".



Quando ha aperto la porta alle forze dell'ordine, l’uomo ha subito capito che per lui stavano per cominciare i guai. Con l'ausilio dei cani antidroga della Polizia locale di Cittadella, i carabinieri hanno rinvenuto 293 grammi di cocaina, oltre un chilo di marijuana, un chilo e mezzo di polvere da taglio e tutto il necessario per il confezionamento delle singole dosi, un bilancino di precisione e due telefoni cellulari.



Tutto è stato posto sotto sequestro, mentre il serbo è stato accompagnato in caserma e arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Ora si trova alla aasa circondariale Due Palazzi a disposizione dell'autorità giudiziaria.



Attraverso l'analisi dei telefoni cellulari trovati in suo possesso, gli inquirenti sono convinti di ricostruire il giro di clientela che l'uomo era riuscito a crearsi.



Si tratterebbe di assuntori giovanissimi ma anche di cinquantenni, gente che non si faceva problemi a spendere anche 100 euro per un grammo di cocaina. Ulteriori analisi verranno effettuate anche sulla cocaina sequestrata. I carabinieri sono convinti che, una volta tagliata avrebbe potuto anche triplicare il suo peso con guadagni notevoli per il serbo.



Lazar Cendic, sollecitato dalle domande dei carabinieri, ha negato qualsiasi addebito. I carabinieri della Compagnia di Cittadella sono convinti di aver dato un duro colpo al mercato dello spaccio nell'alta padovana. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino