Pedopornografia e sesso con i nipoti: nonno incastrato dalla chiavetta usb

Nonno accusati di atti sessuali con i nipotini
MESTRE - A tradirlo è stata una chiavetta usb nella quale aveva "scaricato" numerosi video a contenuto pedopornografico. Un pensionato di 68 anni, residente a Mestre, è finito...

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MESTRE - A tradirlo è stata una chiavetta usb nella quale aveva "scaricato" numerosi video a contenuto pedopornografico. Un pensionato di 68 anni, residente a Mestre, è finito sotto inchiesta con l’accusa di atti sessuali commessi ai danni dei due nipotini acquisiti, dell’età di appena 11 e 12 anni. La Procura di Venezia ha chiesto il suo rinvio a giudizio e, ieri mattina, si è aperta l’udienza preliminare davanti al giudice Roberta Marchiori.




Il difensore dell’uomo, l’avvocato Giorgio Pietramala, ha chiesto per il suo assistito il patteggiamento di due anni di reclusione, ma i legali dei genitori dei bambini, gli avvocati Simone Vianello e Francesca Pedron, si sono opposti chiedendo che il patteggiamento sia concesso soltanto dopo l’avvenuto risarcimento del danno. L’avvenuto risarcimento non è previsto come pregiudiziale per la concessione del patteggiamento, ma il giudice ha disposto un rinvio dell’udienza per verificare la possibilità che l’imputato trovi un accordo di natura economica con i genitori.



I fatti finiti sotto accusa risalgono all’autunno del 2010. A scoprire cosa stava accadendo fu la madre dei due bambini, la quale un giorno si rese conto che nella chiavetta Usb dei figli erano memorizzati numerosi video a sfondo pedopornografico. I bambini spiegarono che era stato il compagno della nonna a scaricare quei video e che, nei giorni in cui erano ospiti nella sua abitazione, era solito guardarli assieme a loro. I due minorenni riferirono anche molestie a sfondo sessuale di cui erano stati oggetto. La visione dei video porno avrebbe fatto parte di una sorta di educazione sessuale che il nonno diceva di voler loro impartire.



La donna presentò immediatamente denuncia e la Procura ha avviato un’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Lucia D’Alessandro. A conclusione degli accertamenti, il magistrato ha chiesto il rinvio a giudizio del sessantottenne, contestandogli sia la detenzione del materiale pedopornografico che una serie di atti a sfondo sessuale da lui riservati ai due bambini.



Il pensionato (di cui non indichiamo il nome per garantire l’anominato ai due minorenni) ha preferito non sottoporsi ad alcun interrogatorio nel corso delle indagini e ora vorrebbe chiudere il processo con il patteggiamento della pena. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino