Accoglie in casa il nipote in fuga dalla giustizia francese: l'inferno del nonno dura otto mesi

Anziano maltrattato dal nipote
VITTORIO VENETO - Il nonno materno gli offre riparo a Vittorio Veneto, lontano dalla Francia dove il nipote 22enne aveva diverse pendenze penali. Ma lui non lo ripaga con la...

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VITTORIO VENETO - Il nonno materno gli offre riparo a Vittorio Veneto, lontano dalla Francia dove il nipote 22enne aveva diverse pendenze penali. Ma lui non lo ripaga con la stessa cortesia, anzi. Al posto di mostrare riconoscenza, maltratta l'anziano e gli rende la vita impossibile: botte, insulti, pressanti richieste di denaro ed esplosioni di rabbia. Finché il 73enne decide di denunciare il nipote d'Oltralpe. Maltrattamenti, lesioni aggravate, furto, estorsione e violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa del nonno: sono queste le accuse di cui ora il 22enne D. S. deve rispondere. Il giovane, assistito dall'avvocato Simone Marian, è finito a processo.

LE DENUNCE
Il caso è approdato al tribunale di Treviso: qui il giovane ha due diversi procedimenti penali a carico, sempre per gli stessi atteggiamenti vessatori nei confronti del nonno. Un incubo durato otto mesi, secondo la ricostruzione della Procura: da maggio a dicembre del 2021. Prima allontanato dalla casa del materno, alla luce della seconda denuncia è scattata la custodia cautelare in carcere. All'orizzonte, per il 22enne, si profila anche il rischio di estradizione nel paese d'origine, la Francia, da cui si era allontanato proprio per eludere i conti in sospeso con la giustizia.
CONVIVENZA BURRASCOSA
Il nonno si rende disponibile a ospitarlo, ignaro che di lì a poco il nipote gli avrebbe reso la vita un inferno. In breve tempo la convivenza sotto lo stesso tetto si fa sempre più difficile, a causa delle richieste e delle pretese del ragazzo. Il 22enne chiede all'anziano somme di denaro via via più ingenti. Di fronte al secco no del nonno, il ragazzo passa alle minacce di bruciare la casa e persino di morte: «Io ti spacco la faccia, ti ammazzo, figlio di p...»: queste le intimidazioni profferite, in un caso brandendo anche un coltello da cucina.

BOTTE E VANDALISMI


Gli scatti d'ira sarebbero culminati in diverse occasioni in veri e propri vandalismi. Come la volta in cui avrebbe preso a pugni la porta del bagno o distrutto il frigo a colpi di sedia, buttando il cibo il cibo a terra e nella spazzatura. Escandescenze che il nonno aveva cercato di arginare, rimediandone però soltanto botte condite da insulti: un pugno sferrato in pieno viso e una raffica di calci allo stomaco. Più di qualche notte aveva messo le mani nel portafoglio del nonno, mentre lui già dormiva. Accanto ai furti viene contestata anche l'estorsione dal momento che in un'occasione avrebbe costretto l'anziano ad allungargli una banconota da 20 euro sotto la minaccia di bruciargli la casa e di vendere i quadri appesi alle pareti.
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Il Gazzettino