Nonna Regina, investita per strada con un'amica, muore dopo due mesi di agonia. Il dolore della figlia

Incidente rilevato dalla Polizia locale
PADOVA - Nonna Regina non ce l’ha fatta. È morta dopo due mesi di agonia l’anziana di 84 anni investita con l’amica sulle strisce pedonali a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - Nonna Regina non ce l’ha fatta. È morta dopo due mesi di agonia l’anziana di 84 anni investita con l’amica sulle strisce pedonali a Pontevigodarzere. La famiglia ha sperato fino all’ultimo che la donna si riprendesse dalle gravi ferite riportate. Ma alla fine, purtroppo, è arrivato il momento più terribile e doloroso: nonna Regina Maniero è morta martedì scorso, 3 maggio, due mesi esatti dopo essere stata investa, la sera del 3 marzo in via Pontevigodarzere.



LA FAMIGLIA
«La triste notizia è arrivata – ha detto la figlia Laura Gamba -. La mamma è deceduta  dopo 60 giorni di grandi sofferenze. È stato il più triste e insperato degli epiloghi di questa terribile vicenda. Nonostante il dolore di queste ore, e visto come sono andate le cose, posso dire che sono serena perché ora la mia mamma è in pace. Questi sessanta giorni sono stati di una sofferenza indicibile, per lei e per noi. Se questa doveva essere la fine, è bene che sia arrivata ora. So benissimo che i giorni, le settimane, i mesi futuri saranno difficili e molto duri perché mia madre era ancora una donna in gamba, eccezionale, presente e sempre disponibile per tutti noi. Ma visto quello che le è successo, non meritava di continuare a soffrire in un letto di ospedale».


L’INCIDENTE


Ad investire Regina, che stava attraversando sulle strisce insieme all’amica Teresa, era stato un pirata della strada che dopo l’impatto si era dileguato facendo perdere le proprie tracce. Dopo giorni di ricerche, e di appelli lanciati anche sul nostro giornale, l’uomo, un 47enne padovano, si è costituito. Poco dopo le 19 del 3 marzo, Regina e Teresa, da poco uscite dalla chiesa stavano attraversando la strada di via Pontevigodarzere sul passaggio pedonale che si trova tra la tabaccheria ed il Motoi Sushi. Avvicinatesi alle strisce, le due donne si sono prese a braccetto e insieme hanno iniziato ad attraversare la strada, quando sono state colpite in pieno da un’auto di colore scuro che proveniva da Padova e viaggiava in direzione di Vigodarzere. Dopo l’impatto violento, le anziane sono state sbalzate alcuni metri più avanti, cadendo rovinosamente a terra. Fin da subito le condizioni di Regina sono apparse gravissime e disperate. L’anziana aveva subìto numerose fratture. Anche l’amica era rimasta ferita gravemente anche se meno rispetto a Regina lei: è probabile che l’anziana le abbia fatto come da scudo nell’impatto con l’auto. L’automobilista era fuggito. Da qui la richiesta di aiuto da parte della famiglia. La sera dell’incidente, il primo a chiedere aiuto al 118, e testimone dell’investimento, era stato un 14enne che si trovava alla fermata dell’autobus e che ha così assistito a tutta la scena. Grazie al suo racconto gli inquirenti stavano chiudendo il cerchio attorno al pirata. Probabilmente la pressione della stampa, gli appelli e le richieste di aiuto da parte della famiglia di Regina, l’hanno convinto a costituirsi. E, la sera tra il 5 e 6 marzo, un 47enne incensurato si era presentato agli uffici della Polizia locale e si era costituito. L’uomo è stato denunciato per lesioni gravi e per abbandono del luogo dell’incidente senza prestare soccorso. Ora dovrà rispondere di omicidio stradale. Oltre alla figlia Laura, Regina aveva una seconda figlia, Carla, ed era la mamma di padre Andrea Gamba, missionario saveriano. 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino