Non pulisce i bisogni del cane. Scatta la multa per il padrone

Non pulisce i bisogni del cane. In corso Vittorio scatta la multa
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PORDENONE - «Purtroppo fino ad oggi ci sono state solamente operazioni per così dire casuali, dal momento che soprattutto la sera non possiamo garantire un pattugliamento costante del territorio anche per queste cose. Ma posso dire con certezza che le prime multe sono scattate». Parola dell'assessore alla Sicurezza e al Commercio (attenzione, in questo caso, anche se in modo diverso, le deleghe c'entrano entrambe) Elena Ceolin. Le multe a cui fa riferimento l'esponente della giunta Ciriani sono legate a uno dei comportamenti che ultimamente si trovano sulla bocca di tutti, specialmente in centro: gli escrementi dei cani lasciati senza "paura" lungo le strade della città.


COSA SUCCEDE
Il regolamento, per carità, c'è sempre stato. Non l'ha inventato Alessandro Ciriani. Da tempo immemore è vietato lasciar fare i propri bisogni a un cane sulla strada e poi non raccogliere quanto rimasto a terra. Si pagano sanzioni che vanno da 30 fino anche a 200 euro in caso di aggravanti o comportamenti ripetuti nel tempo. La novità, quindi, è che finalmente qualche verbale è stato staccato. «Persone - ha spiegato sempre l'assessore Elena Ceolin - che in pieno centro storico sono state pizzicate dagli agenti della polizia locale dopo essere passati oltre rispetto all'obbligo di raccogliere gli escrementi del proprio cane». Già, proprio pizzicati, perché non si trattava di controlli ad hoc, ma di avvistamenti casuali. Questo perché non è pensabile, al momento, istituire una pattuglia dedicata agli escrementi animali. Sarebbe troppo. Dal canto suo, invece, l'assessore all'Ambiente Monica Cairoli ha parlato di un «buon successo» della campagna di sensibilizzazione lanciata sullo stesso tema. L'effetto deterrente di una multa, però, rischia come sempre di essere imbattibile sotto questo aspetto.


IL QUADRO


Il problema però rimane ed è legato ad un solo comportamento, quello negativo di tanti proprietari di cani che ormai da molto tempo hanno scambiato le colonne della Contrada Maggiore per delle latrine. Eccolo, il perché. C'è una ragione alla base del colore ormai tendente al nero che si presenta in corrispondenza del basamento delle colonne stesse. Sono i "bisogni" dei cani, o meglio gli effetti della maleducazione dei loro padroni. C'è poi chi da tempo è passato ad altre vie di fatto, come ad esempio il pasticcere Faggiotto, titolare di Peratoner, che ha tappezzato la piccola galleria sulla quale si affaccia il suo laboratorio di cartelli destinati ai padroni dei cani. Il Comune lo ha aiutato installando un cartello, ma niente da fare. I comportamenti sono migliorati in misura quasi impercettibile. «Anzi - ha raccontato lo stesso Faggiotto - l'urina dei cani ha completamente eroso il basamento di uno dei lampioni tra la galleria e il Bronx».


M.A.

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Il Gazzettino