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PADOVA - Il campo nomadi di via Longhin resterà alla Stanga almeno per due anni e scatta il rinnovo di bagni e docce. Nonostante le polemiche delle ultime settimane, Palazzo Moroni ha deciso di stabilizzare l'area che accoglie gli ex residenti del campo di via Ferrero. Martedì scorso il settore Servizi sociali ha stanziato 23.600 euro per dare una pianta stabile, o quasi, ai servizi igienici presenti nel campo. Lo scorso settembre quando le famiglie sono arrivate nell'area ex pista da go kart, l'amministrazione aveva provveduto a predisporre 6 bagni e 3 docce. Una sistemazione provvisoria a cui ora la giunta vuole dare un nuovo assetto.
Il campo nomadi resta in via Longhin
Si legge nelle determina dei Servizi sociali: "si è ritenuto di sostituire i box esistenti con strutture a monoblocco, più adeguate al servizio anche in condizioni climatiche sfavorevoli". Per questo sono stati stanziati 23.600 euro per noleggiare (per 24 mesi) 1 box sanitario con 6 wc e 1 box sanitario con 6 docce riscaldati, compresi di allacciamenti fognari ed elettrici e assicurazione full service. Di fatto, si tratta della conferma che il campo è destinato a rimanere ancora a lungo in via Longhin, almeno per due anni. Una circostanza che non farà altro che aumentare il malessere che, fino da subito, ha accompagnato questa operazione. Proteste acuite un paio di settimane fa quando, all'interno dell'altro campo di via Longhin c'è stata una violentissima lite tra nomadi. Una rissa che ha fatto salire sugli scudi il Comitato Stanga e che ha sollevato la polemica del capogruppo della lista Giordani, Luigi Tarzia, da sempre contrario al trasloco dei nomadi in questione.
Il futuro
Da qui la decisione del trasloco in via Longhin che è scattato a settembre. A novembre, però, per far posto al circo le roulotte del campo sono state trasferite per qualche settimana in zona industriale per poi fare ritorno alla Stanga. Qui, a quanto pare, sono destinate a rimanere ancora per parecchio tempo, almeno fino al 2026. A quanto si apprende, però, sul lungo periodo il Comune starebbe lavorando ad altre soluzioni. Alcune famiglie, per esempio, avrebbero già fatto richiesta per accedere agli alloggi Erp. L'anno scorso, invece, si era ipotizzata anche un'altra soluzione. L'opzione messa in campo era quella di un'immobile di proprietà del Consorzio Zip in via Sant'Orsola Vecchia. Secondo i piani dell'amministrazione, una parte degli ex residenti di via Ferrero avrebbe dovuto vivere all'interno dell'abitazione e un'altra avrebbe dovuto abitare nei caravan nel terreno dell'abitazione.
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