NOALE - Una trappola che non lascia scampo, tesa per oltre 60 metri. Dopo la volpe infilzata sull'albero, il germano reale quasi strozzato da un laccio, una rete da...
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Stupore e sbalordimento anche per il responsabile delle guardie Lipu, Marco Tonin: «In tanti anni che faccio il guardiapesca - spiega Tonin - non avevo mai visto niente del genere. In questi laghetti si può pescare, ce ne sono alcuni in cui vige il divieto all'interno dell'Oasi ma qui la pesca è consentita, ovviamente però non con questi mezzi». La legge regionale che disciplina l'esercizio della pesca nelle acque interne della regione Veneto infatti parla chiaro e sanziona chiunque collochi "nei corsi o bacini d'acqua pubblica apparecchi fissi o mobili che impediscono il passaggio di animali acquatici (legge regionale 28 aprile 1998, n. 19 ndr).
«È chiaro che con quei mezzi non si può pescare - dichiara Tonin - tutto questo è grave e occorre denunciare questi atti di bracconaggio. Ringrazio questi solerti e attenti giovani che hanno permesso la liberazione delle carpe e hanno denunciato questi atti aiutando le autorità».
La Lipu che è presente nel territorio con una quindicina di guardie ittico-venatorie e zoofilo-ambientali, presta il suo aiuto nel recupero di fauna selvatica in difficoltà. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino