Casa per la famiglia nigeriana, dieci risposte all'appello della sindaca

Casa per la famiglia nigeriana, dieci risposte all'appello della sindaca
RUBANO - Non è rimasto lettera morta il messaggio scritto dal sindaco Sabrina Doni sulla sua pagina Facebook per far fronte all'emergenza abitativa che tocca una...

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RUBANO - Non è rimasto lettera morta il messaggio scritto dal sindaco Sabrina Doni sulla sua pagina Facebook per far fronte all'emergenza abitativa che tocca una famiglia nigeriana obbligata a lasciare a Natale la casa nella quale vive per scadenza del contratto, e non per questioni economiche, legate ad uno sfratto per morosità. Una decina sono i contatti che il primo cittadino ha ricevuto in queste ore, la metà sono proprietari di appartamenti: c'è chi le ha scritto privatamente via Messenger, come aveva chiesto nel suo post, e chi invece l'ha contattata attraverso altri canali o per conoscenze comuni.

 



Il riscontro al suo appello soddisfa non solo in termini di numeri: è possibile che fra i contatti ci possa essere anche il nuovo proprietario di casa, ma soprattutto perché il territorio si è nuovamente dimostrato capace di rispondere ad un bisogno. Cosa di cui il sindaco non aveva dubbi.
LA RISPOSTA
La famiglia in questione, papà, mamma e i 4 bambini, non è conosciuta fra le realtà associative del territorio che si occupano di fornire aiuti, proprio perché non rientra nei casi che necessitano di alcun sostegno economico. Alla porta del sindaco hanno bussato solo per avere un aiuto nel trovare sul mercato un nuovo alloggio in cui trasferirsi, ovviamente pagando l'affitto. Il colore della loro pelle non ha però reso le cose semplici. «Possiamo parlare di risultati positivi ha commentato ieri mattina Doni dopo la grande attenzione suscitata dal suo appello - ci sono state più persone che mi hanno dato un numero di telefono, un nominativo di riferimento, o si sono messe in gioco in prima persona. Ora vedremo di capire se riusciamo a chiudere un percorso positivo. Come sempre, parlando direttamente con il cuore si smuovono delle acque che credevi ferme, immobili, e invece ferme non sono. La nostra comunità si dimostra ancora una volta matura e in grado di prendersi le proprie responsabilità». Questi segnali lasciano immaginare che la vicenda della famiglia nigeriana possa presto trovare una soluzione positiva.
LA POLEMICA

Ma la scelta del sindaco Doni di appellarsi pubblicamente alla sensibilità dei cittadini, sottolineando che uno degli ostacoli incontrati in questa vicenda è il colore della pelle, ha sollevato anche alcune critiche. Immancabile la reazione da parte del consigliere di opposizione Michela Gottardo. «L'appello del sindaco denota una totale mancanza di programmazione e pianificazione delle politiche abitative nel nostro territorio dove la domanda non è tanto da parte di immigrati dalla pelle scura, quanto quella dei nuovi cittadini che vanno ad aggiungersi ai tanti italiani in palesi difficoltà economiche e senza casa commenta Gottardo - in questa vicenda il sindaco non ha coinvolto in primis gli attori deputati alla soluzione dell'emergenza, cioè l'Ater, ma neppure le associazioni dei proprietari di alloggi privati. Manca totalmente una politica di riconversione delle aree dismesse e di investimento in ristrutturazione e costruzione di alloggi popolari. Esiste un disagio abitativo che non è solo una questione locale visti i numeri in Italia, e che prescinde dalla nazionalità e dalla razza di appartenenza - conclude Gottardo ed è su questo che un'amministrazione dove lavorare».
Barbara Turetta Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino